
C’è stato un rallentamento, inutile negarlo. Dopo la parentesi fredda dell’ultima decade di Novembre, l’inverno sembra aver tirato il fiato. Eppure – diciamolo – chi ama gelo e neve continua a guardare il cielo con un mezzo sorriso, convinto che prima o poi il momento arriverà. Anche se ogni anno, puntuale, la realtà finisce per smentire molte delle aspettative.
Il Riscaldamento Globale, più marcato qui rispetto ad altre zone d’Europa, ha reso gli episodi nevosi in pianura sempre più rari, quasi un ricordo d’infanzia. Qualcuno si chiede se questo inverno possa finalmente offrire un colpo di scena, magari un’ondata di gelo come non si vede da anni. Possibile? Sì. Probabile? Questo è un altro discorso.
Non è il caso di spingersi in previsioni puntuali – sarebbe poco serio – perché il momento della prima neve non è ancora identificabile con precisione. Però una cosa, almeno quella, sembra emergere: nella seconda metà di Dicembre potremmo assistere a un cambio di passo, un salto dall’autunno al vero inverno.
Segnali dal Vortice Polare, ma non basta
Quanto durerà questa finestra? E, soprattutto, basterà? Il Vortice Polare appare debole, e questo è un segnale incoraggiante per chi spera in discese fredde dirette verso l’Europa e l’Italia. Però serve altro, serve la “concatenazione” giusta degli indici climatici – AO, NAO e compagnia – che negli ultimi anni non hanno proprio brillato per cooperazione.
Le nevicate sulla Val Padana, infatti, sono diventate quasi miraggi. Nell’ultimo decennio si sono ridotte a episodi sporadici e spesso inconsistenti, mentre la temperatura media invernale è cresciuta di oltre 2°C rispetto all’epoca preindustriale. Un balzo enorme, con effetti evidenti anche sulle Alpi. Mancano le vere irruzioni di gelo artico continentale, quelle capaci di costruire un cuscino freddo nei bassi strati. Un ingrediente essenziale per vedere neve duratura in pianura.
Una possibile ripartenza dopo metà dicembre
Dai modelli – ECMWF e NOAA in testa – emerge però uno spunto interessante: dopo metà Dicembre potrebbe affacciarsi una prima irruzione di aria artica, decisa abbastanza da infilarsi tra le depressioni oceaniche e raggiungere l’Italia con un certo vigore. Nulla di epocale, chiariamoci, ma un inverno normale sarebbe già una notizia. In effetti, ormai ci si accontenta.
E qui nasce quel mix curioso di scetticismo e speranza. Perché, nonostante temperature che sembrano vivere stabilmente sopra la media, una fase fredda resta possibile. Ideale per qualche nevicata a quote medio-basse, forse anche significativa… ma non ancora in pianura. Per quella, se tutto va come suggeriscono le tendenze, bisognerà probabilmente aspettare Gennaio.
Del resto ci vuole poco per fare meglio degli ultimi anni. E quindi, passo dopo passo – come si dice – si osserva l’evoluzione. In un inverno che appare destinato a rimanere mite nel complesso, qualche episodio invernale intenso potrebbe comunque trovare spazio. Forse breve, forse isolato. Ma possibile.
Crediti: Dati e modelli forniti da ECMWF e NOAA.
L’articolo Prima neve in pianura sull’Italia: il momento si avvicina proviene da DIRETTA METEO.