Svolta meteo tra il 10 e il 13 dicembre: il gigante russo-siberiano si rimette in moto

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Svolta meteo tra il 10 e il 13 dicembre: il gigante russo-siberiano si rimette in moto

L’atmosfera, nelle ultime ore, sembra aver ritrovato una certa irrequietezza. E non è la solita agitazione stagionale. I modelli previsionali, quelli che consultiamo quasi meccanicamente ogni giorno, hanno iniziato a mostrare scenari talmente diversi da far pensare a un rapido cambio di passo dell’inverno ormai alle porte.

Qualcosa, insomma, si sta muovendo. E anche in fretta.

 

Una novità che rompe gli schemi

Tra gli aggiornamenti più recenti è spuntata un’ipotesi inattesa. Una manciata di emissioni, quasi in sordina, ha suggerito un possibile cambio radicale della circolazione europea proprio nella seconda decade di Dicembre. All’inizio è sembrata la classica proiezione isolata, quella voce un po’ stonata che ogni tanto compare nei run più estremi.

Poi, però, è accaduto ciò che in effetti succede spesso quando un’idea barica non è del tutto peregrina: le corse parallele e perfino alcuni modelli indipendenti hanno iniziato a convergere. Piano piano, la semplice intuizione è diventata uno scenario da prendere sul serio.

 

L’ipotesi più audace: aria gelida in arrivo

Stando ai modelli più coraggiosi, un robusto anticiclone potrebbe puntare con decisione verso l’Islanda. Da lì, come in un domino atmosferico, si aprirebbe un corridoio per l’ingresso di aria molto fredda dal cuore dell’Europa centrale verso l’Italia tra il 10 e il 13 Dicembre.

Una dinamica dalle tinte pienamente invernali, capace di far scendere le temperature in modo sensibile e di riportare la neve sui rilievi del Centro, forse anche su parte del Nord. Qualcuno, tra gli appassionati, parla già di “prima vera irruzione stagionale”. Forse esagerato, ma non lontano dal possibile.

E non finisce qui. La struttura anticiclonica, una volta eretta a Nord, potrebbe distendersi verso la Scandinavia, riattivando un nuovo afflusso freddo verso l’Europa centrale e l’Italia. Un bis gelido nel cuore del mese.

 

Ma quanto è reale questa prospettiva?

E qui arriva la domanda che ci facciamo tutti. Perché non c’è piena concordanza. Alcuni modelli – anche quelli storicamente più solidi nel lungo termine – propongono tutt’altro: correnti atlantiche ondulate, qualche pioggia sparsa, fasi miti e parentesi soleggiate grazie a rapide rimonte dell’alta pressione. Un quadro più da autunno avanzato che da inverno maturo.

Eppure c’è un dettaglio che spicca e che difficilmente si può ignorare: un Anticiclone Russo-Siberiano in progressivo rafforzamento proprio dal 10 Dicembre. Un gigante termico che, quando entra in scena, tende a cambiare le carte in tavola. Se dovesse davvero consolidarsi, assistere a un ribaltone barico in pochi giorni non sarebbe affatto sorprendente. Anzi, tipico. Con possibili retrogressioni fredde verso l’Europa orientale e la fascia centro-meridionale.

 

Verso il blocco zonale? Segnali di un inverno pronto a partire

La sensazione diffusa – e qui parlo anche per esperienza personale, dopo anni passati a osservare oscillazioni simili – è che il blocco della circolazione zonale stia iniziando a manifestarsi. È quella fase in cui il flusso occidentale si inceppa, gli equilibri si spezzano e l’atmosfera cambia tono. Non significa per forza gelo diffuso sull’Italia, intendiamoci, ma apre la porta a scarti improvvisi, irruzioni fredde e scenari più dinamici.

Serve prudenza. Sempre. Ma lo scenario freddo non è più un miraggio: la seconda decade di Dicembre potrebbe sorprendervi più del previsto e segnare, chissà, il vero avvio dell’inverno mediterraneo.

 

 

Credit: questo articolo è stato realizzato analizzando i dati dei modelli matematici ECMWF, NOAA, ICON, AROME, UKMO

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