
Inverno. Sulla carta meteorologica è già realtà, su quella astronomica no, bisogna aspettare Natale. Eppure, a guardarsi intorno, sembrerebbe non essere mai arrivato. Dopo la fugace illusione artica dell’ultima decade di Novembre, infatti, la scena è stata ripresa dal solito protagonista ingombrante. Sempre lui.
Non l’Alta delle Azzorre, ormai quasi irriconoscibile e relegata ai margini, ma l’Anticiclone Subtropicale. Aria mite, umidità in eccesso, cieli spesso grigi e temperature sopra media. Una settimana di stabilità atmosferica piena, compatta, con anomalie termiche positive tutt’altro che trascurabili. Insomma, ragionare in chiave invernale con un quadro del genere non è semplice. Però qualcosa, sotto traccia, si muove.
Il tempo, infatti, è pronto a cambiare. Da Nord a Sud. Un cambiamento di matrice nord-atlantica, simile per certi versi a quanto già visto più volte in Autunno, ma con alcune differenze che, ora, contano eccome. Al Nordovest, per esempio, la persistenza dell’Alta Pressione potrebbe favorire la formazione di un cuscinetto d’aria fredda nei bassi strati. Tradotto: neve possibile a bassissima quota.
Un’eccezione, va detto. Non certo la regola. Non siamo di fronte a irruzioni artiche né, tantomeno, a ondate di gelo degne di questo nome. Per il freddo vero bisognerà attendere ancora. Quanto? Bella domanda. Dando credito ai principali modelli matematici, ECMWF in testa, prima delle festività natalizie sarà difficile vedere svolte decise.
Nel frattempo crescono le riflessioni. E anche i dubbi. Sarà l’ennesimo Inverno dominato dall’anticiclone? Una sorta di Primavera anticipata, capace di catapultarci mentalmente verso Marzo quando siamo appena a Dicembre? Diciamolo: è una domanda legittima. Sul Mediterraneo, l’Inverno sembra spesso smarrito, quasi timido.
E allora viene spontaneo chiedersi quando torneranno le vere bufere di neve. Quelle da est, gelide, capaci di imbiancare pianure, colline e perfino le coste. Succederà nel 2026? A Gennaio? O magari a Febbraio? Vedremo. Di certo, quel tipo di scenario manca da troppo tempo.
L’ultimo episodio memorabile risale a Febbraio 2012. Un mese entrato nella storia, con il gelo arrivato a più riprese sull’Italia e nevicate straordinarie fino a quote bassissime. Città di mare imbiancate, metri di neve lungo la dorsale appenninica, disagi ma anche immagini diventate iconiche. Eventi eccezionali, certo, ma un tempo meno rari di quanto non sembrino oggi.
Eppure, quest’anno, qualcosa potrebbe ricordare quel copione. Forse a Gennaio, con le prime avvisaglie già durante le festività natalizie. Anche se l’Anticiclone resta una minaccia concreta, sentiremo parlare di scossoni atmosferici importanti. Movimenti decisi, dinamiche più vivaci. E chissà che, finalmente, non siano proprio loro a riportarci le tempeste di neve.
Crediti e fonti internazionali:
Dati e proiezioni basati su analisi di ECMWF e NOAA.
L’articolo Italia sotto NEVE e fenomeni intensi: scenario esteso da Nord a Sud proviene da DIRETTA METEO.