
Dicembre, alla fine, potrebbe sorprendere. Lo suggeriscono le ultime proiezioni meteo climatiche, che parlano di un mese capace di lasciare il segno. Dopo una prima decade più fiacca del previsto – o magari solo apparentemente tale – la dinamicità atmosferica sembra pronta a tornare con decisione, spinta dall’Artico e dal suo carico di freddo. Insomma, uno di quei movimenti che fanno drizzare le antenne agli appassionati.
Da giorni si discute della tenuta dell’Anticiclone. Eppure, guardando le mappe aggiornate, sembra quasi certo che la prossima settimana ci riporterà il maltempo, pur senza un vero sapore d’inverno. Le temperature, complice una circolazione dominata da venti meridionali, dovrebbero restare sopra le medie stagionali. Curioso, se vogliamo, questo contrasto tra nubi cariche e termometri fin troppo allegri per il periodo.
E poi? Già, la domanda è sempre la stessa. Perché la prossima settimana, oltre agli ombrelli, potrebbe portarci le risposte che attendiamo: che ne sarà delle festività natalizie? Freddo? Neve? Oppure l’ennesima parentesi anticiclonica?
Rientrando nelle proiezioni modellistiche, l’Alta Pressione appare destinata a cedere. O, per essere più precisi, a spostarsi verso ovest, in direzione della Penisola Iberica. Uno scivolamento che, se confermato, aprirebbe un varco alle perturbazioni nord-atlantiche, quel tipo di impulsi moderatamente freddi capaci di cambiare in poche ore il volto del cielo.
Occhio però, perché gli stessi modelli indicano un possibile passo ulteriore: l’Alta Pressione potrebbe estendersi ancora più a nord, creando le condizioni per un’irruzione artica profonda. Fredda, strutturata, potenzialmente durevole. Nulla da dare per scontato, certo, ma lo scenario è sul tavolo.
Non a caso, proprio adesso non possiamo escludere nessuna delle due strade: che l’Anticiclone tenga duro oppure che il freddo prenda finalmente spazio. Due ipotesi opposte, lo so, ma entrambe figlie della stessa incertezza dinamica che spesso caratterizza Dicembre.
L’opinione prevalente? Che il tempo stia nuovamente inclinando verso un peggioramento. L’ipotesi ciclonica è quella che raccoglie più consensi, e se volessimo sbilanciarci un filo di più potremmo dire che il freddo potrebbe tornare grazie a un secondo, imponente scambio meridiano. Una manovra con traiettoria più occidentale, capace di scavare un vortice profondo sui mari di ponente. Suggestiva come prospettiva, anche se – inutile dirlo – scendere nei dettagli ora sarebbe prematuro. Troppo prematuro.
Per capire davvero se avremo neve sotto l’albero o ai fuochi di fine anno serviranno ancora qualche giorno e un paio di conferme solide. Nel frattempo, non resta che osservare. E attendere.
Crediti:
Dati e riferimenti modellistici: ECMWF, NOAA
L’articolo NEVE a Natale o Capodanno? Le ipotesi più plausibili proviene da DIRETTA METEO.