Inverno mite e secco: alcuni elementi sono rassicuranti

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Inverno mite e secco: alcuni elementi sono rassicuranti

Capita, in questi giorni, di sentir parlare di un Inverno mite e secco. Capita anche di avvertire un po’ di inquietudine, come se la stagione fosse già destinata a scivolare verso l’ennesima parentesi anonima. Eppure la domanda resta legittima: l’Inverno avrà davvero le potenzialità intraviste alla fine dell’Autunno? Potenzialità che, diciamolo, non vedevamo così nitide da parecchio tempo.

Per provare a rispondere bisogna tornare su un punto semplice ma spesso ignorato. Nessuno, per quanto esperto, può prevedere il futuro. Si possono però analizzare i trend, osservare le dinamiche in corso, interpretare le proiezioni dei grandi centri internazionali e ricavarne un senso complessivo. Tutto qui.

 

Variabili in movimento, scenari possibili

Gli strumenti non mancano e le variabili in gioco sono tante, spesso intrecciate tra loro come fili di un telaio instabile. È il motivo per cui una previsione stagionale non potrà mai escludere categoricamente nulla. In effetti, proprio quest’anno, il mosaico atmosferico sembra pronto a comporsi in un modo diverso dal solito.

Diverso come? Paradossalmente… normale. Un Inverno che non significa per forza anticiclone ostinato, mitezza persistente o cieli immobili per settimane. La normalità stagionale, quella vera, contempla anche il freddo – talvolta pungente – e non solo alle alte latitudini. Un freddo che in Italia rientra pienamente nella statistica climatica.

Ecco allora l’ipotesi più interessante: 3 o 4 irruzioni fredde ben strutturate distribuite nei prossimi mesi, dentro le quali potrebbe persino farsi spazio un episodio più incisivo. Non un’idea campata per aria, considerando che l’ultimo affondo del grande gelo siberiano risale al Febbraio 2012. Quasi 14 anni. Un’assenza che parla da sola.

 

Tra le pieghe di una stagione “viva”

Detto delle irruzioni, resta da capire come potrebbe presentarsi tutto il resto dell’Inverno. Non certo dominato dall’anticiclone, quanto piuttosto oscillante tra fasi movimentate e parentesi di bel tempo. Gennaio, tanto per non dimenticare, è sempre stato famoso per le sue “secche”: periodi anticiclonici anche robusti, perfettamente normali nel quadro stagionale.

Una cosa, però, è qualche settimana stabile. Un’altra, ben diversa, è un trimestre fatto di sole insistente e temperature costantemente sopra media. E questo, sì, sarebbe un ritorno a quell’innaturale ripetizione vissuta negli ultimi tre anni e che ha lasciato addosso un senso di stagione incompiuta.

Forse anche per questo, osservando in questi giorni le mappe con la classica Alta Pressione dell’Immacolata, molti temono sia l’inizio di una lunga colata anticiclonica. Ma non è detto. Anzi, è probabile che l’Alta Pressione si limiti a qualche giorno, 3 o 4, forse una settimana. Poi – lo si vede già nelle dinamiche latenti – la porta invernale tornerà ad aprirsi. E lì si ricomincerà a parlare davvero d’Inverno. Con la “i” maiuscola.

Crediti

Previsioni e scenari elaborati con il supporto dei dati di
ECMWF, NOAA

 

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