
Dicembre cambia passo. Lentamente, senza strappi improvvisi, ma qualcosa nell’atmosfera inizia a muoversi dopo settimane di immobilità quasi esasperante. L’anticiclone, padrone incontrastato fin qui, mostra i primi segni di cedimento. Non oggi, non domani. Però il segnale c’è, ed è difficile ignorarlo.
In questa fase iniziale non si parla ancora di vero inverno, diciamolo subito. La circolazione resta bloccata, i meccanismi faticano a sbloccarsi e le dinamiche fredde restano sullo sfondo. Ma è una calma che sembra preparare altro. Qualcosa di più interessante, forse più rumoroso.
Natale è ormai dietro l’angolo, appena dieci giorni, e la domanda rimbalza ovunque: che tempo farà? Risposte definitive non ce ne sono, sarebbe disonesto dirlo. Tuttavia, rispetto alle ultime settimane statiche e monotone, l’atmosfera pare pronta a offrire una fase decisamente più movimentata.
L’Italia, compressa a lungo sotto l’alta pressione, sta iniziando a vedere qualche crepa nel muro. Un primo tentativo perturbato, in avvio di settimana, prova a scalfire il blocco anticiclonico. Missione complicata. La perturbazione si scontra con una struttura solida, fatica a traslare verso levante e rallenta, come spesso accade in queste configurazioni.
Nel frattempo il vortice mediterraneo, attualmente in prossimità delle Baleari, tende a scivolare verso sud, affondando sul Nord Africa. Risultato? Da metà settimana l’alta pressione tornerà a imporsi anche sull’Italia, riportando stabilità diffusa e temperature ben lontane da un contesto invernale. Nulla di nuovo, verrebbe da dire. Eppure non è la fine della storia.
Verso Natale tempo più instabile, poi lo scenario cambia
Il vero snodo sembra collocarsi nel prossimo weekend. È lì che i modelli iniziano a intravedere un cambio di circolazione più deciso. La struttura anticiclonica potrebbe lasciare spazio a una configurazione depressionaria sul Mediterraneo proprio in prossimità del Natale. Un dettaglio non banale.
Il possibile rafforzamento di una cellula di alta pressione sul Nord Atlantico favorirebbe una traiettoria più meridionale delle perturbazioni, con l’ingresso di masse d’aria progressivamente più fredde alle nostre latitudini. Ne deriverebbe un periodo instabile, soprattutto al Centro-Nord, con piogge frequenti e insistenti.
Un Natale con l’ombrello, insomma, per molte regioni. Il freddo, almeno inizialmente, non sarebbe protagonista. La neve resterebbe confinata alle quote medio-alte, in montagna, senza particolari sconfinamenti verso le pianure.
Fine anno sotto osservazione: spiragli per gelo e neve
Ed è qui che la musica potrebbe cambiare. Tra Natale e Capodanno iniziano ad aprirsi scenari decisamente più interessanti per gli amanti dell’inverno vero. I modelli intravedono la possibilità di una colata artica diretta verso il Centro-Est Europa, con potenziali riflessi anche sull’Italia attraverso un moto retrogrado da est.
Un’ipotesi affascinante, inutile negarlo. Gelo di matrice continentale, aria fredda in arrivo dalla Russia, temperature in netto calo e possibilità di neve anche a quote basse. Ma attenzione. Si tratta ancora di una tendenza a lunga distanza, fragile e soggetta a continui aggiustamenti. Affidabilità limitata, quindi prudenza massima.
Il quadro generale, però, suggerisce una svolta. Il possibile trampolino di lancio sarebbe rappresentato dall’alta pressione in risalita sul Nord Europa, con massimi pronti a stabilirsi sulla Scandinavia. Una configurazione classica per aprire le porte a irruzioni fredde verso il Mediterraneo.
Insomma, l’inverno sembra pronto a presentarsi davvero. Magari non con puntualità svizzera, ma con l’intenzione di farsi notare. E dopo settimane di attesa, non sarebbe una cattiva notizia.
Fonti e modelli di riferimento:
Questo articolo si basa sugli ultimi aggiornamenti dei principali modelli previsionali internazionali, in particolare ECMWF – European Centre for Medium-Range Weather Forecasts e GFS – Global Forecast System, interpretati per delineare le tendenze meteo a medio-lungo termine.
Crediti:
- ECMWF – European Centre for Medium-Range Weather Forecasts: https://www.ecmwf.int
- NOAA – National Oceanic and Atmospheric Administration: https://www.noaa.gov
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