Ribaltoni meteo in arrivo: la nuova fase parte dalla prossima settimana

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Ribaltoni meteo in arrivo: la nuova fase parte dalla prossima settimana

Bel tempo ovunque, sole a volontà, termometri che corrono. Così si è aperta questa prima decade di Dicembre, con valori che raccontano più una tarda Ottobre che un avvio verso l’Inverno. In molte città d’Italia le massime hanno superato senza sforzo i 15°C, e qua e là si è addirittura toccata la soglia dei 20°C. Segno evidente della forza del promontorio anticiclonico subtropicale, un gigante che da giorni tiene bloccata la circolazione atmosferica.

Sembrava tutto immobile. E invece, proprio mentre ci si abitua a questo tepore fuori stagione, qualche indizio di cambiamento inizia ad affacciarsi sul Nordovest. Piccoli passaggi, quasi impercettibili, che però raccontano altro: primi spifferi umidi di matrice atlantica destinati a lambire le Alpi occidentali e la Liguria, sintomi di un’Alta Pressione che comincia lentamente a perdere colpi.

 

L’affondo nord atlantico che cambia lo scenario

Il cedimento anticiclonico, sottotraccia fino al weekend, diventerà più netto nel corso della prossima settimana. Un affondo depressionario nord atlantico – profondo e ben strutturato – punterà l’Europa occidentale, distendendosi verosimilmente tra Francia e Penisola Iberica, prima di scivolare rapidamente verso il Nord Africa. Un movimento dinamico, ampio, che tende a ridisegnare l’impianto barico europeo.

E quando l’Atlantico prende spazio, il Mediterraneo risponde. I modelli, tanto ECMWF quanto NOAA, convergono ormai sulla formazione di una bassa pressione afro-mediterranea, un minimo che potrebbe farsi sentire con decisione anche sul nostro Paese. Dove? Dipenderà dalla precisa traiettoria del vortice, certo, ma il segnale ormai è chiaro.

 

Le zone più esposte al peggioramento

Alla luce delle configurazioni attuali, il ritorno del maltempo dovrebbe colpire con più decisione Nordovest, Toscana e Sardegna. Piogge, nubi compatte, venti più vivaci. E se la struttura ciclonica secondaria dovesse poi traslare verso est – ipotesi tutt’altro che remota – ecco che entrerebbero in gioco anche le regioni tirreniche centro meridionali e la Sicilia. Un’evoluzione che, insomma, potrebbe allargarsi rapidamente.

Sul fronte termico, però, non aspettiamoci una vera svolta. Le nubi e le precipitazioni basteranno a limare qualche grado, ma la ventilazione resterà prevalentemente meridionale. Aria mite e umida continuerà ad affluire verso l’Italia, mantenendo il quadro termico su valori superiori alla norma. Più autunno che inverno, diciamolo senza giri di parole.

 

Un passaggio chiave verso la fine di Dicembre

Eppure, e qui sta il punto interessante, questa fase potrebbe rivelarsi determinante per ciò che verrà dopo. Perché smantellare un anticiclone così robusto richiede tempo e manovre atmosferiche su larga scala. Ma una volta indebolito l’ingombro subtropicale, le porte per un ritorno dell’Inverno durante le festività natalizie potrebbero finalmente aprirsi. Un percorso graduale, certo, ma coerente con gli scenari che AO e NAO stanno suggerendo.

In questo momento l’Inverno sembra essersi preso una pausa – una sorta di silenzio operativo, potremmo dire. E va bene così, anche perché la stagione astronomica non è ancora iniziata. Ma nelle retrovie dell’atmosfera sono in corso movimenti importanti, forse decisivi per impostare la prima parte della stagione fredda. Basterà pazientare ancora un po’.

 

Crediti:
Dati e consultazioni da ECMWF, NOAA

 

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