Le tre dinamiche dell’INVERNO: quali sono e quando potremo vederle

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Le tre dinamiche dell’INVERNO: quali sono e quando potremo vederle

Settimana dominata dall’Alta Pressione. Punto e a capo. Una presenza ingombrante che continua a sostenere un quadro meteo-climatico decisamente anomalo, non tanto per la pioggia – che, a conti fatti, fin qui non è mancata – quanto per il caldo fuori stagione. Le temperature restano ben oltre la media e nei prossimi giorni potrebbero spingersi ancora più su.

Eppure, paradossalmente, questo blocco anticiclonico così resistente non è per forza il cattivo della storia. Anzi, potrebbe rivelarsi quel passaggio obbligato – un po’ come la lunga pausa prima di un cambio scena – necessario a ricalibrare l’assetto invernale in vista di un mese che promette scossoni.

 

Il ritorno dell’Atlantico

Da qui in avanti, infatti, qualcosa si muove. L’attuale fase stabile sembra preludere a un cambio poderoso, molto probabilmente in grado di riportarci nel pieno dell’Inverno entro Natale. Ma prima che il freddo prenda la scena, toccherà all’Atlantico: i modelli, che giorno dopo giorno aggiungono un tassello, fiutano un peggioramento a partire dal prossimo weekend.

Il primo segnale? L’erosione dell’Alta Pressione sul suo fianco occidentale. Un’azione ciclonica inizialmente oceanica, poi via via più intrisa di umidità afro-mediterranea. Sarà questo indebolimento del promontorio anticiclonico a consentire il passaggio, nella settimana successiva, di una depressione più strutturata: piogge diffuse, temperature in calo verso valori tipici del periodo e primi ritorni della neve, soprattutto lungo l’arco alpino.

Un passo avanti. O forse, per gli amanti del freddo, un ritorno alle origini.

 

Il freddo, infine

Intanto l’Alta Pressione tenderà a scivolare verso l’Atlantico orientale, poco a ovest della Penisola Iberica. Da quella posizione potrà protendersi verso nord e ampliare l’oscillazione della corrente a getto, aprendo così la porta allo scivolamento di masse d’aria più fredde verso sud.

All’inizio sarà un freddo di matrice polare-marittima – ruvido ma non estremo – poi, col passare dei giorni, potremmo assistere a un ulteriore step capace di far entrare in scena correnti decisamente più artiche. Un passaggio che, se le tempistiche verranno confermate, maturerebbe proprio a ridosso del Natale.

E lì, davvero, potremmo parlare di Inverno. Quello serio. Quello che non si limita a un calo termico ma riporta la neve a quote basse e rimette in moto dinamiche più crude, quelle che contemplano perfino l’arrivo di masse d’aria gelida da est-nordest. Insomma: l’ultima mossa di un mese che, dopo tanta calma, sembra pronto a cambiare tono.

 

Crediti:
Dati e riferimenti meteorologici rielaborati da fonti internazionali come ECMWF e NOAA.

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