
Ancora poche ore. Poi l’ombrello tornerà protagonista in molte città italiane. L’alta pressione subtropicale, ingombrante e persistente per giorni, è infatti pronta a cedere di schianto, lasciando spazio a una perturbazione nord-atlantica decisa e ben organizzata. Una svolta netta, senza mezze misure.
A prendersi la scena sarà un sistema perturbato con un compito preciso: spazzare via le anomalie termiche accumulate nell’ultima settimana, riportare il maltempo diffuso, ridare un volto più consono all’autunno mediterraneo e, dettaglio tutt’altro che secondario, iniziare a spalancare le porte all’inverno. Quello vero.
Maltempo in arrivo, cambia il quadro meteo
Il calendario, intanto, fa la sua parte. In settimana scatterà ufficialmente l’Inverno astronomico: Sabato 21 dicembre, con il Solstizio d’Inverno, la stagione fredda entrerà in scena anche dal punto di vista astronomico. Coincidenze? Forse. Ma intanto i modelli iniziano a raccontare altro.
Già nelle scorse ore abbiamo analizzato il possibile cambio di circolazione su scala europea atteso nell’ultima parte di Dicembre. Una riorganizzazione ampia, potenzialmente in grado di regalare un Natale dal sapore decisamente più invernale. Ma andiamo con ordine, perché prima c’è da affrontare un peggioramento imminente e tutt’altro che banale.
Dove colpiranno piogge e temporali
Il primo segnale arriverà già nel corso di questo Lunedì. Peggioramento marcato sulla Sardegna, dove la giornata sarà caratterizzata da piogge diffuse e locali temporali anche intensi. Merito di una perturbazione in approfondimento sul Mediterraneo occidentale, alimentata da un flusso di aria più fredda e instabile in quota.
Un vero fiume d’aria instabile che andrà a sgretolare rapidamente il bordo occidentale dell’alta pressione subtropicale. Il risultato? L’ingresso deciso dell’instabilità nel Mediterraneo e la formazione di un vortice di bassa pressione capace, finalmente, di riportare la pioggia sull’Italia.
Dopo aver interessato la Sardegna, le precipitazioni si muoveranno rapidamente verso la Corsica e, nel corso della sera, raggiungeranno anche Liguria e Piemonte. Un’evoluzione veloce, tipica delle irruzioni nord-atlantiche più dinamiche.
Martedì 16, il momento più critico
Il cuore del maltempo è atteso per Martedì 16 Dicembre. In questa fase un ampio fronte perturbato si distenderà sul Mar Tirreno, coinvolgendo il Nord-Ovest, gran parte del versante tirrenico e entrambe le isole maggiori. Piogge diffuse, a tratti intense, con accumuli importanti.
Tra Liguria, Piemonte, Toscana e Sardegna non sono esclusi quantitativi superiori ai 60–70 millimetri, valori che richiedono attenzione soprattutto nelle aree più esposte dal punto di vista idrogeologico. Diciamolo: dopo giorni di clima quasi primaverile, l’impatto sarà brusco.
La neve tornerà a dire la sua sulle Alpi occidentali, dove le precipitazioni si trasformeranno in fiocchi oltre i 1000 metri di quota. Un manto nevoso localmente consistente, certamente gradito dopo oltre una settimana di temperature decisamente fuori scala per il periodo.
Uno snodo chiave verso un finale più invernale
Questo primo affondo perturbato non è solo una parentesi piovosa. È, piuttosto, un passaggio chiave nella costruzione del tempo che verrà. Riporta pioggia, riporta neve, ma soprattutto potrebbe preparare il terreno a un finale di Dicembre molto più freddo e dinamico.
Gli scenari, in prospettiva, restano aperti e interessanti anche in vista di Capodanno. L’inverno, quello vero, potrebbe tornare protagonista su diverse regioni. E a quel punto, sì, cambierebbe davvero tutto.
Crediti e fonti dati:
ECMWF, NOAA
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