Meteo delle festività: cosa sappiamo tra Natale e Capodanno

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Meteo delle festività: cosa sappiamo tra Natale e Capodanno

Si avanza, senza rallentare, verso Natale e poi Capodanno. Ed è naturale: in molti vorrebbero sapere in anticipo che tempo farà, magari per organizzare un viaggio, qualche giorno di ferie o semplicemente una tavolata più affollata del solito. Peccato che, al momento, il calendario non giochi a nostro favore. Il range previsionale non consente certezze. Quello che possiamo fare, però, è ragionare per scenari. E i modelli matematici, va detto, stanno raccontando storie piuttosto diverse tra loro.

Da una parte c’è chi intravede il ritorno dell’Alta Pressione, solida e invadente. Dall’altra, invece, si fa strada l’idea di una circolazione più dinamica, capace di portare instabilità diffusa e fasi di maltempo anche significative. Insomma, un bivio.

La domanda vera, quella che tutti fanno, è sempre la stessa: farà freddo? Partiamo da un fatto. La circolazione atmosferica è tutt’altro che ordinata. Il Vortice Polare appare in difficoltà, disturbato, lontano dalla sua classica compattezza. Nulla di sorprendente, in realtà. In passato abbiamo osservato crisi anche più marcate che, alla prova dei fatti, si sono tradotte in ben poco. Succede. Più spesso di quanto si pensi.

E allora, diciamolo chiaramente. Non sarebbe affatto strano assistere a un’Europa fredda e invernale mentre il Mediterraneo resta sotto l’ombrello dell’Anticiclone. Un rischio concreto, inutile girarci attorno. Non a caso alcune proiezioni modellistiche suggeriscono un Natale stabile, con tempo tranquillo e temperature sopra media su molte zone dell’Italia.

Detto questo, l’Alta Pressione non è affatto una certezza. Anzi. Guardando al modello europeo ECMWF, tanto per fare un esempio autorevole, emerge una distribuzione barica tutt’altro che banale proprio a ridosso delle festività. Si ipotizza una struttura anticiclonica posizionata sul Nord Europa, con la conseguente possibilità di un ingresso di aria gelida dai quadranti orientali verso il Mediterraneo. Uno schema che, se confermato, aprirebbe a scenari decisamente più invernali.

È un’opzione da prendere sul serio. In effetti è l’ipotesi su cui si lavora da giorni. Resta però il nodo delle tempistiche. Natale? Capodanno? Forse entrambi, forse uno solo. Quel che conta è il periodo: la finestra tra fine dicembre e l’inizio del nuovo anno potrebbe essere quella giusta per rivedere dinamiche pienamente invernali.

C’è poi l’altra strada, altrettanto rilevante. Quella del maltempo atlantico. Le perturbazioni stanno per tornare sulle nostre regioni e la prossima settimana si annuncia piuttosto movimentata, soprattutto nella prima parte. Piogge, vento, neve in montagna. Nulla di estremo, ma un passaggio fondamentale. Perché proprio questa fase potrebbe “pilotare” ciò che accadrà dopo, influenzando in modo decisivo il quadro meteo climatico delle festività.

Ecco perché i prossimi giorni saranno cruciali. Servirà pazienza, come sempre. Ma gli elementi in gioco sono chiari. Il mosaico non è ancora completo, tuttavia i segnali da osservare non mancano. Natale e Capodanno restano un’incognita, sì, ma una di quelle che vale la pena seguire passo dopo passo.

 

Crediti:
Analisi e riferimenti modellistici basati su dati ECMWF (European Centre for Medium-Range Weather Forecasts) – https://www.ecmwf.int e NOAA (National Oceanic and Atmospheric Administration) – https://www.noaa.gov.

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