
Dicembre è lì, il primo gradino dell’Inverno. Qualcuno segue il calendario economico, qualcun altro quello astronomico, ma insomma: cambia poco. È il mese che apre la stagione e, come da copione, ci si aspetta dinamiche atmosferiche coerenti con il periodo. Anche se – diciamolo – ogni tanto l’atmosfera decide di prendersi una pausa e ci regala parentesi di bel tempo. Proprio come accadrà attorno all’Immacolata, quando una robusta rimonta anticiclonica subtropicale rialzerà le temperature in modo evidente, quasi brusco.
Dicembre tra ricordi di gelo e nuove attese
Eppure, non è un mese da sottovalutare. In passato ha saputo sorprenderci con irruzioni fredde anche severe, talvolta capaci di trasformarsi in gelo vero. Molti sognano un Natale imbiancato, altri ricordano episodi storici che sembravano non finire mai. Potrebbe risuccedere? Certo, nessuno lo esclude, ma è un discorso a parte e – forse – prematuro.
La maturità dell’Inverno arriva dopo
La verità, quella meteorologica almeno, è che la stagione raggiunge la piena maturità solo più avanti. Gennaio e Febbraio sono i mesi in cui l’Inverno mostra tutta la sua forza, proprio come Luglio e Agosto rappresentano il cuore dell’Estate. È lì che le potenzialità aumentano, che i contrasti si amplificano, che i fenomeni – anche estremi – trovano terreno fertile.
E infatti, quest’anno più che mai, quei due mesi potrebbero riservare sorprese. Gennaio, tradizionalmente, alterna periodi di “secche” sotto l’Alta Pressione a improvvisi cambi di scena. E quando l’orizzonte orientale comincia a muoversi, quando l’aria dura e tagliente delle lontane steppe siberiane prende la via dell’Europa, allora sì che qualcosa può cambiare in fretta.
Le grandi manovre e i tempi dell’atmosfera
Si parla già di un possibile evento invernale rilevante. Forse a Dicembre, forse no. Gli annali meteorologici raccontano però che gli episodi davvero storici si sono spesso consumati tra Gennaio e Febbraio, quando l’Inverno ha tempo, spazio e energia per affondare i colpi migliori.
Le grandi manovre, certo, possono iniziare a Dicembre, ma sono meccanismi lenti, intricati, quasi artigianali. Occorre tempo perché si traducano in effetti concreti. E quel tempo, di solito, matura proprio a Gennaio. Se poi anche Gennaio avvia nuove dinamiche, allora il testimone passa a Febbraio, l’ultimo mese utile per osservare la stagione esprimersi al massimo.
Uno sguardo alle prossime settimane
Ecco perché l’attesa è tutta qui, nelle prossime settimane. Perché l’Inverno, quello pieno, potrebbe davvero lasciare il segno. I presupposti ci sono, la sensazione pure. Ora toccherà all’atmosfera decidere se trasformare questa impressione in realtà.
Fonti: dati e riferimenti elaborati da ECMWF, NOAA
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