Londra, a Dicembre è straordinaria. Il Natale e Capodanno sono da fare

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Nel cuore della città
Arrivare a LONDRA in dicembre è come entrare in una stanza già illuminata: non fai in tempo ad abituarti che sei dentro, avvolto da questa miscela di vento umido, profumo di castagne e un brusio che non smette mai. La città sta lì, a nord della GRAN BRETAGNA, distesa lungo il TAMIGI, e sembra più vasta del solito quando il cielo si abbassa e le giornate si fanno brevi. A volte il sole spunta all’improvviso, un lampo, altre volte piove per tre ore con la pazienza di chi non ha fretta. Le temperature oscillano attorno ai 5°C, magari 10°C nelle giornate più miti, e ogni tanto scendono abbastanza da lasciare il respiro visibile. Camminare, però, scalda più dei termosifoni.

 

Lungo i viali illuminati
Oxford Street, che conosciamo dalle foto, cambia fisionomia. Le luci sospese sembrano più basse del solito, quasi sfiorano la testa, e quel bianco freddo si mescola al riflesso delle vetrine. A REGENT STREET tutto appare orchestrato: archi luminosi, musica che filtra dai negozi, un traffico che non rallenta mai davvero. Poi giri l’angolo e succede sempre: TRAFALGAR SQUARE con il suo enorme albero di Natale, regalato ogni anno dalla NORVEGIA, e le voci dei cori che si spargono nell’aria come fiato caldo. Ci resti più del previsto, senza un vero motivo.

 

Una parentesi di ghiaccio
È a HYDE PARK che l’inverno prende forma. Il Winter Wonderland non è un semplice parco giochi stagionale: è un meccanismo gigantesco, fatto di luci, musica e odore di zucchero caldo. Ci vai di pomeriggio, quando la luce è ancora un po’ viva, ma ti trattiene fino a sera, tra piste di pattinaggio, giostre che oscillano nel cielo e quelle bancarelle che sono un pretesto per bere un altro bicchiere di vin brulé. Si entra su prenotazione e, dicono, conviene farla presto. A fine dicembre, più che un suggerimento, è una regola non scritta.

La pista di pattinaggio alla SOMERSET HOUSE ha tutt’altra atmosfera: elegante, quasi cinematografica. Il ghiaccio riflette la facciata in pietra, e il rumore delle lame sembra un applauso continuo. Ti ritrovi a guardare più gli altri che il paesaggio: gente che cade, gente che volteggia, coppie che si tengono strettissime per necessità più che per romanticismo.

 

Mercatini e quella voglia di girovagare
Nei giorni prima di Natale, COVENT GARDEN diventa una specie di teatro aperto, con decorazioni oversize, luci che rimbalzano sulle pietre e profumi che cambiano a ogni passo. Un po’ più in là, LEICESTER SQUARE ospita un altro mercatino: più raccolto, ma altrettanto denso di artigianato e cibo. Ci sono cose che compri solo perché è dicembre, perché fuori fa freddo e quella tazza fumante sembra più un rifugio che un acquisto.

 

Il West End che non dorme mai
Una serata nel WEST END non ha stagione, ma a dicembre acquisisce un sapore particolare. Forse è quel passaggio repentino dal vento gelido alla poltrona rossa del teatro, o il brusio che precede l’alzarsi del sipario. Musical, commedie, classici di Natale: ogni spettacolo è una parentesi calda in un periodo che di caldo ha ben poco. E i musei, certo. Le grandi istituzioni come il British Museum o la National Gallery restano aperte quasi tutti i giorni, tranne qualche pausa il 25 e il 26 dicembre. Un pomeriggio al riparo, tra collezioni che potrebbero riempire una vita, vale quanto una passeggiata sotto le luci.

 

Verso la notte più lunga dell’anno
Capodanno a LONDRA, poi, è un’altra storia. Hai l’impressione che tutta la città si sposti verso il fiume, come se il TAMIGI fosse una specie di magnete. I fuochi d’artificio esplodono attorno al LONDON EYE, e per vederli da vicino serve un biglietto acquistato con largo anticipo. Le zone di osservazione si riempiono in fretta, tanto che a volte conviene rinunciare all’idea del “posto perfetto” e goderseli da più lontano, con meno folla e più spazio per respirare.

C’è chi sceglie una crociera: cena elegante, finestroni che inquadrano la città, il fiume che scorre lento come se volesse osservare la festa da sotto. E poi ci sono i pub, quelli che non hanno bisogno di presentazioni. Alcuni si trasformano in piste da ballo improvvisate, altri mantengono un’atmosfera tranquilla, solo un po’ più allegra. Le ore prima della mezzanotte sembrano sempre sospese.

 

Il nuovo anno che sfila per strada
La mattina del primo gennaio—quella strana mattina lenta—il centro della città si riempie della London New Year’s Day Parade, una parata gratuita che attraversa le strade principali. Bande musicali, costumi, artisti. Sembra quasi un sogno, soprattutto se il cielo è velato e il freddo pizzica le mani.

 

Qualche nota pratica sparsa
Viaggiare qui in quei giorni richiede un po’ di pazienza. Il 25 dicembre i mezzi pubblici si fermano quasi del tutto, una sensazione straniante in una città che vive di movimento. Il giorno dopo, il 26, si riparte ma con calma. Anche a Capodanno gli orari cambiano, quindi conviene sempre controllare tutto in anticipo. Lo stesso vale per ristoranti, spettacoli, attrazioni: dicembre non perdona l’improvvisazione, anche se poi ci lasciamo sempre un margine per perderci.

E, in mezzo a tutto questo, londinesi e visitatori fanno quello che fanno da secoli: camminano, assaggiano, ascoltano. Aspettano il momento in cui la città, per un istante, sembra fermarsi. Accade raramente, ma succede.

 

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