
Dopo settimane di modelli indecisi – e di previsioni che saltavano come fossero su un filo teso – l’atmosfera sembra concedere una tregua. Con il ritorno dell’Alta Pressione, una di quelle figure sinottiche che raramente riservano sorprese, possiamo spingere lo sguardo un po’ più in là dei soliti 2-3 giorni. Non capita spesso, ultimamente.
I principali centri di calcolo, dall’ECMWF alla NOAA, stavolta parlano la stessa lingua: un promontorio anticiclonico di matrice subtropicale è destinato a distendersi sull’Europa sudoccidentale e poi sull’Italia, aprendo una fase stabile e insolitamente mite per il periodo. Un quadro che, già di per sé, dice molto.
Caldo anomalo e cieli sereni (quasi ovunque)
Vale la pena indugiare su un dettaglio: le anomalie termiche. Le proiezioni mostrano valori sensibilmente oltre la media per tutta la prima metà della prossima settimana. L’Immacolata si preannuncia luminosa e probabilmente anche i due giorni successivi seguiranno la stessa linea. Insomma, fino a mercoledì il tempo stabile non dovrebbe mancare.
Poi, certo, c’è sempre il rovescio della medaglia. Nebbie fitte all’alba, soprattutto tra pianure e fondovalle del Centro Nord. E gelate radianti, figlie delle inversioni termiche tipiche di dicembre. Un quadro più autunnale che invernale, se vogliamo.
Ma quanto durerà davvero?
La domanda arriva puntuale. E la risposta, sorprendentemente, stavolta sembra semplice. I modelli mostrano un segnale chiaro: da mercoledì l’Alta Pressione inizierà a perdere consistenza. Da ovest – come spesso accade – le correnti oceaniche riprenderanno vigore, erodendo il promontorio subtropicale con un’azione lenta ma costante.
Un processo che, entro il weekend, dovrebbe tradursi in un peggioramento. Ritroveremo qualche pioggia, un po’ di instabilità e, soprattutto, un calo delle temperature verso valori più in linea con la climatologia di dicembre.
Atlantico in risalita, Inverno in standby
Sull’entità del cambiamento, per ora, meglio non azzardare troppo. È possibile che l’instabilità torni a farsi vedere e che si riaprano le porte a nuovi affondi nord-atlantici, come spesso accade nella prima parte di dicembre. Il tema Atlantico, infatti, promette di dominare la scena barica nelle prossime settimane.
Tutto ciò rientra in un quadro più ampio: il Vortice Polare, particolarmente intenso in questa fase, sta pilotando negli Stati Uniti ondate di gelo e nevicate imponenti. In Europa, invece, la stessa dinamica si traduce in un’accelerazione della circolazione zonale, quella che porta flussi occidentali miti e perturbati, più da Autunno che da Inverno. Una storia già vista – e già raccontata – ma che torna d’attualità.
Fonti internazionali:
ECMWF, NOAA
L’articolo Super ANTICICLONE di breve durata: cosa aspettarsi nei prossimi giorni proviene da DIRETTA METEO.