Meteo, il freddo arretra: l’Anticiclone punta dritto al Natale

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Meteo, il freddo arretra: l’Anticiclone punta dritto al Natale

Dopo giorni segnati da gelate improvvise – quelle che al mattino graffiano i campi e lasciano sui parabrezza un velo lattiginoso – l’Italia cambia passo. Le temperature sono risalite, in modo netto, da Nord a Sud. Una parentesi tiepida che spezza l’anticipo d’inverno vissuto a fine novembre e che, insomma, sta facendo tirare un sospiro di sollievo a chi già temeva un dicembre in stile old school. Quanto durerà? Domanda legittima. Eppure, per ora, il freddo sembra intenzionato a restare a distanza.

 

Perché l’aria è più mite

A scaldare l’atmosfera non è un miracolo, ma l’arrivo di correnti miti e umide dall’Atlantico. Masse d’aria che, nel giro di poche ore, hanno smorzato il respiro gelido dei giorni scorsi, riportando i termometri su valori più abbordabili. Sembra poco, ma cambia tutto. Anche perché la continua presenza di piccoli vortici ciclonici sul Mediterraneo mantiene il Centro-Sud sotto una coperta di nubi e venti meridionali che, quasi senza far rumore, spingono le temperature minime verso l’alto.

Le nuvole, poi, compiono il resto. Trattengono il calore durante la notte – una sorta di piumone atmosferico – impedendo la dispersione termica. Così ci si ritrova al mattino con valori sopra la media. Di giorno, anche se il sole appare smorzato, l’aria calda che risale da sud permette un clima più dolce. In effetti, una parentesi quasi autunnale nel cuore dell’inverno meteorologico.

 

Venerdì 5 dicembre: primi segnali di cambiamento

Sul finire della settimana qualcosa si muove. Venerdì 5 dicembre il Maestrale tornerà a farsi sentire, spingendo aria più asciutta e favorendo un aumento della pressione atmosferica. Al Nord, e poi al Centro, i cieli diventeranno più limpidi. Di notte farà un po’ più fresco – normale, con il cielo sereno – ma nelle ore centrali le temperature riusciranno comunque ad alzarsi grazie a un soleggiamento più pieno, finalmente generoso.

Un passaggio rapido, quasi un anticipo di ciò che accadrà dopo.

 

La prossima settimana: l’alta pressione si impone

È dalla prossima settimana che il disegno atmosferico cambia davvero. Un ampio campo di alta pressione dovrebbe abbracciare l’intera Italia, consolidando una fase stabile e più calda del previsto per il periodo. Le temperature salirebbero soprattutto al Centro-Sud e lungo i rilievi, dove l’aria più dolce circola con meno ostacoli.

Diverso il discorso per la Val Padana, dove potrebbero tornare le nebbie. Una possibilità concreta: l’aria umida e stagnante nelle ore notturne favorirebbe la formazione di banchi fitti, capaci di mantenere condizioni più fresche rispetto al resto del Paese. Una sorta di microclima nel clima generale.

 

Il freddo? Ancora lontano

Diciamolo: l’inverno, quello vero, resta in pausa. Le attuali proiezioni non mostrano segnali di irruzioni fredde decise nel breve periodo. Per rivedere scenari più tipicamente invernali servirà ancora un po’ di pazienza. Fino ad allora, l’Italia vivrà una fase mite, a tratti instabile, che profuma più di autunno che di dicembre.

 

Crediti: dati analizzati da ECMWF, NOAA, ICON, AROME, UKMO.

 

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