
Ci sono aggiornamenti che, diciamolo, cambiano un po’ il sapore della prossima settimana. L’alta pressione subtropicale che da giorni domina ostinata il nostro cielo sembra pronta ad allentare la presa, lasciando filtrare un’ondata di maltempo di stampo atlantico. Pioggia, certo. Ma forse anche neve, quella vera, capace di sorprendere alcune regioni del Nord-Ovest.
La perturbazione atlantica e l’ingresso nel Mediterraneo
Secondo le ultime elaborazioni dell’ECMWF, la nuova perturbazione dovrebbe affacciarsi sul Mediterraneo centrale martedì 16 dicembre, seguendo una traiettoria tutt’altro che innocua. All’alba saranno le isole maggiori a riaprire l’ombrello, poi – quasi senza accorgersene – gran parte del Centro-Sud e una fetta del Nord-Ovest verranno raggiunti dal fronte instabile legato alla depressione in arrivo.
L’Italia centro-meridionale, ancora una volta, finirà al centro dell’azione. Il vortice ciclonico è destinato ad approfondirsi rapidamente sul Mar Tirreno tra martedì 16 e mercoledì 17 dicembre, garantendo un nuovo carico di piogge diffuse dopo quelle di fine novembre e inizio dicembre. Un respiro, insomma, per terreni che continuano ad assorbire ogni goccia.
E al Nord-Ovest? La sorpresa arriva dal freddo
Il Nord Italia resterà ai margini del peggioramento, almeno sulla carta. Tuttavia, nelle ultime emissioni il modello europeo suggerisce un dettaglio non da poco: il fronte, pur diretto verso il Centro-Sud, potrebbe sfiorare anche Liguria, Piemonte e Valle d’Aosta. Piogge deboli o moderate, nulla di eclatante. Ma è il tipo di aria che sopraggiungerà a fare la differenza.
Una lingua più fredda nord-atlantica riuscirebbe infatti a insinuarsi proprio sul Nord-Ovest, soprattutto tra Valle d’Aosta e Piemonte. E quando l’aria fredda incontra le precipitazioni… la domanda retorica si risponde da sola.
Dove potrebbe nevicare davvero
L’incastro perfetto – aria fredda in quota e precipitazioni a sufficienza – aprirebbe la strada a nevicate interessanti, specie sopra i 900–1000 metri. Con temperature intorno a 0°C a 1500 metri (i celebri 850 hPa delle mappe meteo), la neve scenderebbe con una certa facilità.
Le zone più esposte? La Liguria occidentale, il Piemonte, la Valle d’Aosta. E, in particolare, le Alpi Marittime e il cuneese. Qui gli accumuli sopra i 1500 metri potrebbero superare anche i 50 centimetri in 24 ore, una nevicata seria, di quelle che segnano l’inizio della stagione sulle Alpi occidentali. Qualche spolverata potrebbe spingersi persino poco sotto i 1000 metri in Valle d’Aosta.
Una previsione ancora da limare
Resta, comunque, una variabile cruciale: il posizionamento del minimo di bassa pressione tra Baleari, Sardegna e Mar Tirreno. Mancano ancora diversi giorni e il Nord-Ovest si trova sul bordo della perturbazione, motivo per cui basta uno scarto minimo per cambiare la distribuzione delle precipitazioni.
Da tenere d’occhio, quindi:
- la traiettoria esatta del minimo depressionario,
- la quantità di aria fredda che riuscirà a entrare sul Nord-Ovest.
Diverso il discorso per Centro-Sud e isole maggiori, dove la pioggia ha già ora elevate probabilità di concretizzarsi tra martedì 16 e mercoledì 17 dicembre. Per la neve sul Nord-Ovest, invece, serviranno ancora un paio di aggiornamenti. Torneremo sul tema, inevitabilmente.
Fonti internazionali:
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