Oltre 50 cm di NEVE Martedì 16: due regioni sotto osservazione

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Oltre 50 cm di NEVE Martedì 16: due regioni sotto osservazione

Sette giorni filati di tempo stabile. Cielo spesso sereno, temperature in crescita, montagna in sofferenza. Poi, all’improvviso, qualcosa cambia. L’Autunno – quello vero, umido e dinamico – torna a farsi sentire e lo fa senza troppi preamboli. Tra poche ore la pioggia riconquisterà molte città italiane, mentre dal Nord Atlantico inizierà a scivolare un po’ d’aria più fredda. Non freddo invernale, sia chiaro, ma quanto basta per riportare la neve dove conta davvero: in montagna. Il giorno chiave sarà martedì 16, anche se qualche precisazione è d’obbligo.

 

Piogge diffuse e ritorno della neve

Parliamo di una perturbazione tipicamente autunnale, nulla di estremo. Niente irruzioni artiche, nessun affondo continentale: quelle dinamiche, semplicemente, non sono ancora pronte a coinvolgere l’Europa, figuriamoci l’Italia. A muoversi verso il Mediterraneo sarà invece aria polare marittima, in arrivo dal Nord Atlantico. Fredda in quota, decisamente più mite nei bassi strati. Ed è proprio questo contrasto a rimettere in moto il tempo.

Il risultato? Piogge in pianura, finalmente, e neve sulle Alpi, dopo giorni complicati per il manto nevoso, messo a dura prova dall’anticiclone subtropicale e da temperature decisamente fuori scala per il periodo. Insomma, una boccata d’ossigeno.

 

Il peggioramento entra nel vivo

Nelle prossime 48 ore il quadro meteorologico cambierà volto. La perturbazione scivolerà sul Mediterraneo occidentale, favorendo la nascita di un vortice di bassa pressione capace di richiamare piogge e temporali lungo il versante tirrenico, sulle isole maggiori e su ampie zone del Nord.

A sorpresa, ma non troppo, sarà l’Italia nord-occidentale a fare i conti con i fenomeni più insistenti. Un copione già visto, in effetti, quando le correnti umide occidentali trovano terreno favorevole tra Liguria e Piemonte.

 

Martedì 16 sotto osservazione

La giornata di martedì 16 si annuncia come la più movimentata. I principali centri di calcolo – ECMWF e NOAA in testa – convergono su precipitazioni abbondanti in Liguria, con picchi localmente superiori a 60–70 mm tra savonese e genovese. Piogge diffuse interesseranno anche Piemonte, Valle d’Aosta e Lombardia.

In montagna, però, la musica cambia. Tra la sera di lunedì e le prime ore di martedì la pioggia lascerà spazio alla neve oltre i 1500 metri sulle Alpi occidentali. Poi, con l’ingresso più deciso dell’aria polare marittima, la quota neve inizierà a scendere. Gradualmente, ma in modo concreto.

Sul basso Piemonte i fiocchi potrebbero spingersi fin sotto i 1000 metri, con possibili sconfinamenti in alta collina, attorno ai 600 metri, soprattutto nel cuneese, laddove le precipitazioni risulteranno più intense. Non un evento comune per metà dicembre, ma nemmeno così raro quando il quadro è favorevole.

 

Accumuli importanti sulle Alpi occidentali

Ed eccoci al punto più atteso. Tra Cuneese e Alpi Marittime liguri le nevicate si preannunciano abbondanti, a tratti generose. Nella sola giornata di martedì potrebbero accumularsi 50–60 centimetri di neve fresca oltre i 1500 metri di quota. Numeri tutt’altro che trascurabili, specie dopo una fase prolungata di stabilità e caldo anomalo.

Accumuli inferiori, ma comunque significativi, sono attesi anche sul resto delle Alpi occidentali, tra Valle d’Aosta, alto Piemonte e settori alpini della Lombardia, con valori medi compresi tra 15 e 20 centimetri sopra i 1300–1400 metri.

Le montagne, insomma, torneranno a vestirsi di bianco. Non ovunque, non per sempre, ma quanto basta per rimettere ordine dopo giorni decisamente fuori stagione. E qualche veloce imbiancata potrebbe spingersi anche verso le Alpi orientali nei giorni successivi. Ma questa, diciamolo, è un’altra storia.

 

Crediti

L’articolo Oltre 50 cm di NEVE Martedì 16: due regioni sotto osservazione proviene da DIRETTA METEO.