Dicembre prende una brutta piega: le condizioni meteo si complicano

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Dicembre prende una brutta piega: le condizioni meteo si complicano

Sorprende, questo avvio di dicembre. Sorprende e un po’ disorienta. Mentre ci si aspetterebbe l’arrivo di giornate corte, fredde, magari con quell’aria tagliente che annuncia l’inverno vero, ecco che l’anticiclone africano piazza di nuovo il suo marchio sull’Italia e impone un’atmosfera quasi primaverile. Cieli limpidi, aria immobile, un tepore che sfiora l’assurdo per chi guarda il calendario e non la temperatura.

Passeggiando all’aperto la sensazione è chiara: niente brividi, niente fiato che si condensa, niente cappotti tirati su fino al naso. Solo giornate miti, persino piacevoli. Insomma, una situazione che rende semplici gli spostamenti e invita alle attività all’aria aperta, ma che lascia affiorare qualche timore per ciò che manca all’appello: piogge, neve, riserve idriche da ricostruire in vista dei mesi più rigidi. Perché dicembre senza acqua né fiocchi, diciamolo, è un inverno che non decolla.

 

Le differenze tra le regioni

Colpisce soprattutto il Sud, dove il termometro in alcune località scavalca con disinvoltura i 20°C nelle ore centrali del giorno. Pare quasi ottobre, con una luce chiara e un’aria morbida che rende tutto più lento. Un piacere? Sì. Una stranezza? Anche.

Al Centro il sole domina, ma non completamente. Qui affiorano i segnali della classica inversione termica: nebbie fitte, nubi basse che ristagnano nelle valli interne e lungo alcuni tratti costieri. La Toscana, in certe mattinate, sembra avvolta in una coperta lattiginosa che fatica a dissolversi. E al Nord la scena è ancora più contrastata: i rilievi alpini si godono giornate limpide e secche, quasi da cartolina, mentre la Val Padana resta imprigionata in una coltre di nebbia persistente – quella che entra nelle ossa e non molla la presa fino al pomeriggio avanzato. Stesso destino per il litorale ligure, spesso immerso in un grigio continuo.

 

Le prospettive future

Nell’immediato non si vede uno spiraglio. L’anticiclone, per ora, resta saldo e l’Italia prosegue su binari di stabilità quasi monotona. Temperatura dopo temperatura, giorno dopo giorno, cambierà ben poco. All’orizzonte però – ed è un orizzonte ancora incerto – compare un indizio di svolta.

All’inizio della prossima settimana l’alta pressione potrebbe iniziare a perdere qualche colpo. Basterebbe un cedimento, anche leggero, per aprire la porta a un vortice ciclonico capace di riportare instabilità soprattutto al Sud e su parte del Centro. Piogge, nuvole, forse un primo assaggio d’inverno.

Succederà davvero? Difficile dirlo adesso. La distanza temporale lascia aperti scenari diversi e gli aggiornamenti dei modelli – ECMWF e NOAA in primis – andranno monitorati con attenzione. Quello che invece appare evidente è il desiderio, sempre più diffuso, di un ritorno a condizioni più tipiche della stagione. Per ristabilire un equilibrio che ormai manca da settimane. E, in fondo, per ritrovare dicembre così come lo conosciamo.

Dati e analisi basati su fonti meteorologiche internazionali: ECMWF, NOAA.

 

 

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