Inverno 2025-2026: cresce l’ipotesi di grande GELO, ecco perché

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Inverno 2025-2026: cresce l’ipotesi di grande GELO, ecco perché

Una stagione appena iniziata

C’è chi, dell’Inverno di quest’anno, ha già detto tutto. Eppure la stagione – quella meteorologica, iniziata da poco – sembra volerci ricordare che le sorprese arrivano sempre quando meno te le aspetti. Il freddo, intanto, una prima visita l’ha già fatta. L’ultima decade di Novembre ha portato le note irruzioni artiche e, in molti casi, ci siamo ritrovati con temperature ben sotto la media. Un assaggio deciso, quasi brusco, specie dopo settimane che sapevano più d’Autunno addolcito che di reale transizione stagionale.

Nonostante ciò, parlare di un Autunno mite sarebbe forzato. La stagione, tirando le somme, si è mossa più o meno dentro le attese – qualche oscillazione, qualche scarto – ma nulla di realmente anomalo.

 

Il ritorno dell’Atlantico

Adesso, però, il quadro sta cambiando di nuovo. Il freddo arretra e lascia strada alle correnti atlantiche, più umide, più temperate. È un classico di early winter: basta una pulsazione oceanica e il termometro risale, anche parecchio. L’impressione è che attorno all’Immacolata si possa andare oltre le medie del periodo, con valori che rischiano di far pensare – troppo presto – a un Inverno già stanco.

E allora la domanda, immancabile, gira ovunque: stagione al capolinea? No, per nulla. Siamo solo all’inizio, e l’inizio non dice mai tutto.

 

Quel gelo a est che incuriosisce

Negli ultimi giorni si è tornati a parlare del gelo dell’est, una vecchia conoscenza che ogni tanto dà segnali di risveglio. I modelli – ECMWF in testa, ma anche le elaborazioni NOAA – pur tra tentennamenti e correzioni, mostrano una certa predisposizione dell’aria gelida a spingersi verso l’Europa orientale. Nulla di garantito, certo. Ma nemmeno un’ipotesi fuori luogo, considerando la disposizione barica delle ultime settimane.

È un po’ come osservare un domino che vibra senza cadere: potrebbe rimanere com’è per giorni, oppure inclinarsi all’improvviso. Ed è precisamente questo il punto. Con una dinamica così, il periodo natalizio potrebbe diventare il passaggio più interessante dell’intera prima parte d’Inverno.

 

Un Inverno con potenziale

Le conferme, ovviamente, arriveranno solo quando i modelli inizieranno a convergere con decisione. Fino ad allora meglio non correre. Però una cosa è chiara: questa stagione invernale, più di altre recenti, sembra avere le carte giuste per lasciare un’impronta. Non significa che accadrà per forza, ma significa che i presupposti ci sono, e che le forzanti climatiche – AO e NAO incluse – potrebbero muoversi in modo favorevole.

E, se non sarà Dicembre, ci saranno Gennaio e Febbraio. Due mesi spesso decisivi, quelli in cui certe manovre gelide prendono forma davvero. Nessuno può prevedere il futuro, è vero. Ma certe configurazioni ricordano, almeno un po’, quelle che precedettero la grande ondata del 2012. Un paragone pesante, forse esagerato. Ma possibile? Possibile sì. Insomma, sarà il tempo – ancora una volta – a dirci chi aveva ragione.

 

Crediti dati e riferimenti:
ECMWFNOAA

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