Maltempo intenso tra mercoledì 3 e giovedì 4: 2 Regioni nell’occhio del ciclone

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Maltempo intenso tra mercoledì 3 e giovedì 4: 2 Regioni nell’occhio del ciclone

 

Una circolazione molto attiva sull’Europa

Dando uno sguardo ampio alla situazione europea, si nota subito come la Italia sia immersa in una circolazione depressionaria profonda, ben strutturata, pur senza raggiungere valori eccezionali per il periodo. Una di quelle configurazioni che, però, ingannano: non rispondendo in modo netto a un minimo definito di bassa pressione al suolo, la distribuzione delle precipitazioni non sarà uniforme. Anzi, tutt’altro.

Ne deriva un maltempo irregolare, a tratti sorprendente. Alcune zone faranno i conti con piogge frequenti e localmente intense, mentre altre vivranno giornate molto più tranquille, quasi asciutte. Una disomogeneità tipica di queste fasi ibride, che si muovono tra dinamiche d’alta quota e una struttura non completamente organizzata al suolo.

 

Le regioni più colpite

Il focus, insomma, si sposta sul Sud-Est. Puglia e Basilicata rischiano di essere le più colpite tra la sera di Mercoledì 3 e tutta la giornata di Giovedì 4 Dicembre. Le analisi modellistiche confermano precipitazioni frequenti, a tratti violente, con episodi che potrebbero assumere caratteristiche temporalesche di forte intensità. Il Mar Ionio, ancora caldo per la stagione, fungerà da serbatoio energetico, pronto a sostenere fenomeni convettivi anche rapidi e improvvisi.

Questi episodi saranno alimentati da una sequenza di nuclei perturbati provenienti proprio dallo Ionio, diretti verso le regioni adriatiche e ioniche con una certa continuità. E non è tutto: se il minimo di bassa pressione — pur debole — dovesse strutturarsi appena di più, la Puglia diventerebbe la regione più esposta in assoluto, con accumuli anche consistenti.

 

Prestare attenzione

Il mix tra vorticità ciclonica e mari ancora caldi è un’accoppiata nota ai meteorologi: potenzialmente pericolosa, soprattutto quando agisce su territori densamente abitati. Non scenderemo volutamente nel dettaglio locale, anche perché in queste situazioni l’evoluzione può cambiare da un’ora all’altra.

È fondamentale seguire gli aggiornamenti ufficiali della Protezione Civile, l’unico ente autorizzato a emettere allerte meteo e comunicazioni di rischio. Lo ripetiamo perché non è mai superfluo: nessun altro può farlo senza autorizzazione.

Le aree più sensibili? Le province di Taranto, Bari e Lecce, dove le precipitazioni potrebbero risultare molto intense e persistenti.

 

Fonti internazionali:
ECMWF, NOAA, ICON, AROME, ARPEGE

 

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