
In questi giorni i modelli matematici continuano a cambiare umore. Rapidi scatti, dietrofront improvvisi, visioni che si aprono e si richiudono nel giro di poche emissioni: estrarre una previsione solida oltre le 72-96 ore, diciamolo, è quasi un esercizio di stile. Oltre quella soglia resta il trend, più che la previsione vera e propria.
Un’Immacolata in bilico
Per l’Immacolata lo scenario non è affatto definito. Le ipotesi oscillano da giorni: da una parte la rimonta dell’anticiclone, comparsa settimane fa; dall’altra nuovi affondi depressionari dal Nord Atlantico. Ed è proprio lì, su quelle latitudini, che si concentrano gli occhi dei previsori. Il motivo? Una recente accelerazione del Vortice Polare, che tende a tirare la “corda zonale” e a spingere le perturbazioni verso traiettorie più tese, più alte di latitudine.
Di riflesso, i grandi centri di calcolo – dall’ECMWF al NOAA – mostrano scenari alterni: talvolta depressioni più settentrionali, incapaci però di affondare fin dentro l’Italia; talvolta un accenno di affondi più incisivi. Se prevalesse la prima opzione, è evidente che l’alta pressione, già in agguato non lontano dal Mediterraneo, troverebbe strada libera per distendersi verso il Paese.
L’anticiclone prova a rientrare in scena
E così ricompare l’ipotesi di una rimonta anticiclonica proprio tra l’8 Dicembre e i giorni immediatamente successivi. Prima, però, bisognerà fare i conti con il peggioramento ormai imminente. Una fase che potrebbe lasciare strascichi più profondi del previsto e modificare, almeno in parte, il disegno della settimana dell’Immacolata. Nulla è scontato, insomma.
Al momento, comunque, quasi tutti i modelli convergono su un ritorno dell’alta pressione. E se questa visione dovesse davvero consolidarsi, ci attende un miglioramento presumibilmente temporaneo, accompagnato da un aumento delle temperature su gran parte dell’Italia.
Temperature sopra media e nebbie fitte
Le proiezioni termiche cominciano a suggerire giornate più miti del normale. Un ribaltone curioso, dopo le due recenti irruzioni artiche che avevano riportato un assaggio d’inverno. All’improvviso, invece, si tornerebbe a uno scenario quasi autunnale – ma quello vero, quello d’inizio stagione.
Se tutto andasse secondo queste simulazioni, le massime potrebbero addirittura sfiorare i 20°C in alcune regioni. Le minime, per contro, rimarrebbero più basse per effetto delle inversioni termiche, con il classico corredo di nebbie fitte in pianura e nelle valli. Scene note, quasi da routine novembrina.
Una parentesi? Probabile
Vale la pena ricordarlo: potrebbe trattarsi solo di una breve pausa. La seconda metà di Dicembre continua a mostrare segnali di cambiamento e, in effetti, diversi indizi puntano verso un nuovo raffreddamento di stampo più pienamente invernale. Quando? Come? Presto per dirlo. Ma l’inverno, quello vero, sembra voler tornare in pista.
Proiezioni e dati da ECMWF e NOAA.
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