L’ESTATE 2025 non aspetta inviti. Entra senza bussare, travolgendo ogni residuo di Primavera incerta e promettendo ben 12 settimane di caldo estremo, afa persistente e, purtroppo, siccità in agguato. Non è una metafora. È quanto suggeriscono le ultimissime proiezioni meteorologiche: l’Italia si prepara a una stagione sovraccarica di sole e alta pressione, con poche pause, se non violente.
Giugno parte col botto: addio Primavera
L’atmosfera si è scaldata, letteralmente, e lo si percepisce prima ancora di leggere i dati. Il cambio di passo sinottico è netto: l’Anticiclone africano ha già messo nel mirino il bacino centrale del Mediterraneo, e inizia a imporsi con decisione sulla Penisola Italiana, partendo da Sud e Centro. GIUGNO sarà il mese dello strappo definitivo, con temperature in rapida ascesa, cieli limpidi e un’umidità compressa nei bassi strati che contribuirà ad acuire il disagio fisico.
Primo weekend di GIUGNO rovente
Già dal fine settimana del 1° GIUGNO, le massime saliranno velocemente sopra i 30°C, con punte localizzate di 36-37°C nelle aree interne e lontane dal mare, come l’entroterra di Campania, Basilicata, Sicilia e Puglia. Si tratta di una vera e propria esplosione termica, favorita dalla struttura dell’Anticiclone che blocca qualunque tentativo di rinfresco.
Maggio chiude col suo volto instabile
Il mese di MAGGIO 2025 ha seguito un copione noto: piogge alternate a schiarite, giornate fresche ma umide, e qualche episodio di maltempo violento, soprattutto al Nord Italia, con temporali, grandine e sbalzi termici notevoli. Questo andamento ha tenuto le temperature sotto controllo, ritardando l’inizio del caldo vero.
Ma proprio questo rallentamento rende ancora più traumatico il passaggio: un salto netto, da un clima instabile a uno opprimente e statico, darà la sensazione di essere catapultati direttamente in agosto.
Centro-Sud primo bersaglio dell’alta pressione africana
Secondo le ultime simulazioni numeriche, il cuore del promontorio subtropicale si posizionerà tra il Mar Libico e l’Italia meridionale. Le regioni più esposte saranno la Sicilia, la Calabria, la Puglia, la Campania e il Lazio interno, dove la temperatura percepita potrà toccare soglie allarmanti, soprattutto in presenza di umidità residua.
Al Nord, invece, l’Anticiclone troverà più ostacoli. Le correnti atlantiche proveranno a mantenere una certa variabilità, ma si tratta solo di una resistenza temporanea: anche qui il caldo avrà la meglio, con temperature sopra i 30°C già nella seconda settimana di GIUGNO.
Estate 2025: prospettive climatiche preoccupanti
Le analisi climatologiche stagionali (fonte: Copernicus C3S) delineano un quadro inequivocabile: ESTATE 2025 sarà più calda della media, con anomalie termiche persistenti sull’intero settore sud-europeo, Italia inclusa. Questo significa più giorni consecutivi sopra i 35°C, più notti tropicali, meno ventilazione naturale e, soprattutto, meno pioggia.
Il ritorno dell’Alta Pressione africana sarà frequente e duraturo, favorito dalla temperatura del Mar Mediterraneo già oltre i valori normali: un mare troppo caldo riduce la capacità di smorzare il caldo, e anzi amplifica la possibilità di fenomeni estremi in caso di infiltrazioni fresche.
Siccità e pressione sugli ecosistemi
Dopo un MAGGIO instabile, le riserve idriche superficiali mostrano una tenuta accettabile. Ma il rischio è che, con l’arrivo di luglio e agosto, la situazione si deteriori rapidamente. I bacini idrici del Centro-Nord, soprattutto in Emilia-Romagna e Piemonte, sono sotto osservazione. L’aumento della domanda d’acqua per uso agricolo e domestico potrebbe entrare in rotta di collisione con l’assenza di piogge.
Sullo sfondo, il cambiamento climatico continua a manifestarsi in tutta la sua evidenza. Le proiezioni parlano chiaro: la frequenza delle ondate di calore africano è aumentata di oltre il 30% negli ultimi vent’anni (fonte: Nature Geoscience), e anche la loro durata media è salita di circa 6 giorni.
Prossimi mesi: caldo costante e minacce improvvise
Le 12 settimane infernali di cui si parla non saranno probabilmente lineari. In mezzo a lunghi periodi stabili e bollenti, si potrebbero verificare break temporaleschi violenti, soprattutto se correnti fresche atlantiche riuscissero a penetrare fino al Mediterraneo. In quel caso, l’enorme energia termica accumulata potrebbe sfociare in nubifragi, grandinate eccezionali o trombe d’aria.
Fenomeni già osservati negli scorsi anni, quando luglio e agosto si sono chiusi con eventi estremi improvvisi, localizzati ma devastanti.
L’ESTATE 2025 è ormai alle porte, e sembra voler lasciare il segno. L’impressione è che sarà una stagione lunga, intensa, e ricca di contrasti. Con il sole come padrone assoluto, ma anche con ombre minacciose pronte a emergere all’improvviso.
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