Nei prossimi giorni il meteo sull’Italia sarà caratterizzato da condizioni stabili e soleggiate, grazie alla presenza di un’ampia area di alta pressione che si è insediata sul Mediterraneo. Questo scenario garantirà cieli sereni su gran parte della Penisola, con un progressivo aumento delle temperature, che si porteranno su valori quasi primaverili nelle ore centrali della giornata.
Il dominio dell’anticiclone si protrarrà almeno fino a giovedì 6 marzo, regalando un clima mite e asciutto su tutto il territorio nazionale. Le uniche eccezioni potrebbero essere banchi di nebbia mattutini nelle valli interne e locali velature di passaggio.
Primi segnali di cambiamento da venerdì 7 marzo
Da venerdì 7 marzo la struttura anticiclonica inizierà a mostrare i primi segni di cedimento, lasciando spazio all’ingresso di correnti più umide e instabili. La prima perturbazione in arrivo avrà origine nordafricana e colpirà in particolare le Isole Maggiori e l’estremo Sud, portando piogge sparse tra venerdì e sabato. Questi fenomeni, tuttavia, non dovrebbero risultare di forte intensità.
Sul resto d’Italia, il meteo si manterrà ancora stabile, ma con un progressivo aumento della nuvolosità, segnale di un graduale cambiamento della circolazione atmosferica.
Peggioramento più intenso tra domenica 9 e lunedì 10 marzo
Il cambiamento più significativo avverrà tra domenica 9 e lunedì 10 marzo, quando un vortice ciclonico di origine atlantica si avvicinerà da Ovest, determinando un netto peggioramento delle condizioni meteo. Secondo gli ultimi aggiornamenti dei modelli meteorologici, questa depressione favorirà la risalita di venti di scirocco, carichi di umidità e responsabili dell’attivazione di piogge intense e temporali.
Le prime regioni a essere coinvolte saranno il Nord Italia e le aree tirreniche, dove le precipitazioni potrebbero risultare abbondanti, accompagnate da venti sostenuti e un deciso calo delle temperature.
Rischio nubifragi e possibili criticità idrogeologiche
Le regioni più esposte al rischio di fenomeni intensi saranno il Nord Italia, la Toscana, il Lazio e la Campania, aree che per la loro posizione geografica risultano particolarmente vulnerabili a perturbazioni di questo tipo. Non si escludono temporali violenti, alimentati dal contrasto tra l’aria calda sciroccale e quella più fredda in arrivo dall’Atlantico.
L’accumulo di precipitazioni in poco tempo potrebbe causare criticità idrogeologiche, con il rischio di allagamenti e smottamenti nelle zone più fragili. Un altro elemento da monitorare sarà il vento, con raffiche intense dai quadranti meridionali, capaci di generare mareggiate lungo le coste esposte.
Il maltempo potrebbe persistere anche nei giorni successivi, con un’ulteriore estensione delle precipitazioni anche al Sud Italia. Nei prossimi aggiornamenti si avranno dettagli più precisi sull’evoluzione di questa fase perturbata, per comprendere l’intensità e la durata dell’ondata di maltempo.
È fondamentale restare aggiornati sulle previsioni meteo, specialmente per chi vive nelle aree più a rischio. Seguiremo con attenzione la situazione nei prossimi giorni per fornire informazioni sempre più dettagliate su questa fase instabile e perturbata.
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