Le condizioni meteo in Italia continuano a essere fortemente instabili, con un’ondata di maltempo eccezionale che sta colpendo diverse regioni, in particolare il Sud Italia, le Isole Maggiori e le aree lungo il medio-basso Adriatico. L’elemento scatenante di questa fase perturbata è la formazione di un ciclone afro-mediterraneo, una struttura di bassa pressione che ha portato con sé piogge torrenziali, venti tempestosi e violente mareggiate.
Al contrario, il Nord Italia si trova sotto l’influenza di un’Alta Pressione in espansione, che nei prossimi giorni si estenderà fino alla Scandinavia. Questa configurazione favorirà la discesa di aria gelida verso l’Europa orientale, ma al momento le previsioni indicano che l’Italia resterà ai margini di questa irruzione fredda. Tuttavia, gli scenari meteo potrebbero subire cambiamenti importanti nel medio termine.
Perché il maltempo si ripete con tale intensità?
Negli ultimi mesi, episodi di maltempo estremo si sono verificati con una frequenza insolita. La situazione attuale richiama alla memoria gli eventi di inizio gennaio, quando un altro ciclone mediterraneo aveva colpito l’Italia, generando condizioni molto simili a quelle odierne.
La comunità meteorologica non è unanime nel definire queste strutture atmosferiche: alcuni esperti evitano di etichettarle come veri e propri cicloni, mentre altri riconoscono in esse caratteristiche tipiche delle tempeste tropicali. Indipendentemente dalla terminologia, il dato di fatto è che ci troviamo di fronte a un’altra ondata di maltempo violento, caratterizzata da nubifragi, venti fortissimi e mareggiate intense.
A questo punto, la domanda sorge spontanea: perché eventi di questa portata si verificano in pieno inverno, una stagione che solitamente è associata a freddo secco piuttosto che a precipitazioni abbondanti?
Temperature anomale: il carburante del ciclone
La risposta sta nel calore in eccesso presente nell’atmosfera. Le temperature nel bacino del Mediterraneo sono insolitamente alte per il periodo, non solo in Italia, ma anche in Nord Africa, nella Penisola Iberica e in altre zone limitrofe.
Questa anomalia termica rappresenta un vero e proprio motore per le perturbazioni. L’energia accumulata nell’aria e nei mari trasforma una normale depressione di origine nord-atlantica in un sistema ciclonico profondo. Il contrasto tra l’aria calda presente in superficie e l’aria fredda in quota genera forti turbolenze atmosferiche, con conseguenti piogge abbondanti, venti di tempesta e mareggiate violente.
Si torna quindi a parlare di un problema ben noto: il riscaldamento globale sta alterando gli equilibri climatici, rendendo gli eventi meteo estremi sempre più frequenti, anche in stagioni in cui un tempo erano rari.
Meteo febbraio: instabilità e possibili sorprese nei prossimi giorni
Sebbene l’aria gelida in arrivo dall’Europa orientale non sembri destinata a investire l’Italia nell’immediato, il mese di febbraio potrebbe riservare ancora molte sorprese.
La riapertura della porta atlantica favorirà l’arrivo di nuove perturbazioni oceaniche, che potrebbero interagire con masse d’aria più fredda provenienti da est. Il risultato sarà un periodo contrassegnato da instabilità diffusa, con fasi di maltempo, possibili nevicate sui rilievi e, in caso di irruzioni fredde più significative, anche qualche nevicata a bassa quota.
Non si possono escludere colpi di scena clamorosi nell’evoluzione meteo di questo inverno anomalo, che continua a mostrare caratteristiche sempre più estreme e imprevedibili.
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