Meteo gennaio 2025: correnti atlantiche e temperature miti

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Meteo gennaio 2025: correnti atlantiche e temperature miti

 

L’area euro-mediterranea si trova ancora sotto l’influenza delle correnti atlantiche, che stanno disegnando un quadro meteorologico ricco di variabilità. Nonostante ciò, le temperature continuano a mantenersi su livelli superiori alla media stagionale, grazie all’afflusso costante di aria calda di origine subtropicale.

 

La settima perturbazione di gennaio ha raggiunto l’Italia portando piogge diffuse, che nella giornata di ieri hanno interessato in particolare le regioni del Centro e del Nord, per poi spostarsi progressivamente verso i Balcani.

 

Miglioramento temporaneo con nebbie nelle pianure

Oggi si prevede un graduale miglioramento delle condizioni meteorologiche. Tuttavia, saranno presenti nebbie persistenti, soprattutto nelle aree pianeggianti del Nord Italia e delle valli interne del Centro. Il ritorno di un clima più stabile durerà poco: già da sabato, il rinforzo delle correnti umide meridionali anticiperà l’arrivo dell’ottava perturbazione del mese. Questa, partendo dalle regioni nord-occidentali, inizierà a influenzare il tempo nel weekend, con un peggioramento più diffuso previsto per domenica 26 gennaio.

 

Nuovo peggioramento da domenica: piogge e neve solo in quota

La perturbazione in arrivo domenica si estenderà rapidamente a tutta la Penisola, seguita da un ulteriore sistema instabile già atteso per l’inizio della prossima settimana. Durante queste fasi, la neve continuerà a interessare esclusivamente le Alpi, ma solo a quote elevate, generalmente superiori ai 1.800-2.000 metri. Nelle aree di pianura, invece, le gelate notturne rimarranno episodiche o del tutto assenti, confermando il carattere insolitamente mite di questo inverno.

 

Ultima settimana di gennaio sotto l’influsso del flusso atlantico

Con l’arrivo della perturbazione numero otto, attesa per domenica, l’ultima settimana di gennaio sarà dominata dalle correnti occidentali di origine atlantica. Queste porteranno un nuovo sistema perturbato già da martedì 28 gennaio, con piogge che interesseranno il Nord, il Centro e parte delle regioni meridionali. Il modello meteorologico previsto per la chiusura del mese sarà caratterizzato da un’alternanza tra instabilità diffusa e momenti di relativa stabilità.

 

Le temperature non subiranno variazioni significative. Le correnti sud-occidentali continueranno a trasportare aria mite, mantenendo i valori massimi oltre la media stagionale su tutto il territorio nazionale. Le punte più elevate si registreranno ancora una volta al Sud, dove le condizioni climatiche resteranno particolarmente favorevoli per la stagione.

 

Tendenza a lungo termine: possibili cambiamenti entro fine mese

Verso la fine di gennaio potrebbe affacciarsi un cambiamento significativo nel quadro meteorologico, ma al momento le proiezioni sono da confermare. Gli aggiornamenti meteo dei prossimi giorni saranno fondamentali per definire meglio l’evoluzione attesa. Restano alte le probabilità che anche le prime settimane di febbraio seguano un andamento analogo, con un clima generalmente mite e alternanza tra perturbazioni atlantiche e pause più stabili.

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