Il meteo a Barcellona si prepara a una vera e propria tempesta perfetta, con una llevantada in arrivo che potrebbe portare condizioni estreme su tutta la Catalogna e in particolare lungo la costa mediterranea spagnola.
A partire da giovedì, e almeno fino all’inizio della prossima settimana, la regione sarà colpita da piogge torrenziali, venti impetuosi e mareggiate pericolose. Secondo le ultime previsioni meteo, le precipitazioni potrebbero superare facilmente gli 80 litri per metro quadrato, mentre le raffiche di vento potrebbero raggiungere i 60 km/h, rendendo il Mar Balearico particolarmente agitato. Il rischio di allagamenti e danni costieri sarà elevato, con onde che potrebbero superare i 10 metri nelle zone più esposte.
Che cos’è una llevantada e perché è così distruttiva?
La llevantada è un tipico fenomeno meteorologico del Mediterraneo occidentale, caratterizzato da venti di levante molto intensi, che spingono masse d’aria umida dal mare verso la terraferma. Questo meccanismo si verifica soprattutto in autunno e primavera, quando il contrasto tra l’aria calda e umida proveniente dal mare e le correnti fredde in quota favorisce la formazione di forti temporali.
Questa dinamica provoca piogge eccezionalmente abbondanti, spesso accompagnate da venti tempestosi e mareggiate devastanti, con onde che possono facilmente superare i 10 metri di altezza nei punti più esposti del Mar Balearico.
Perché Barcellona è particolarmente esposta a questi eventi meteo?
Uno dei fattori che rendono Barcellona vulnerabile alle llevantadas è la sua posizione geografica. La città si estende tra il Mediterraneo e la Serra de Collserola, un sistema montuoso che agisce come barriera naturale, intrappolando le correnti umide e intensificando le precipitazioni.
Questo fenomeno, noto come effetto orografico, costringe le masse d’aria a risalire rapidamente, aumentando la condensazione e favorendo la formazione di temporali persistenti. Durante una llevantada, le piogge possono essere particolarmente violente e durature, causando alluvioni improvvise, soprattutto nelle zone urbane e costiere.
Le llevantadas più distruttive degli ultimi decenni
Negli anni, diverse llevantadas hanno colpito duramente la Catalogna, lasciando dietro di sé danni enormi e, in alcuni casi, anche vittime. Il caso più catastrofico fu quello del settembre 1962, quando una pioggia senza precedenti causò le peggiori inondazioni della storia nel Vallès, con oltre 800 morti e accumuli superiori ai 200 litri per metro quadrato in poche ore.
Un altro episodio drammatico avvenne nel novembre 2001, con venti che superarono i 140 km/h e onde che raggiunsero i 10 metri di altezza sulla costa catalana, mentre nel Mar Balearico furono registrati cavalloni fino a 14 metri. In quell’occasione, la pioggia battente colpì le aree costiere, mentre sulle montagne del Montseny e di Montserrat si verificarono intense nevicate, con accumuli di oltre 35 cm nei punti più alti.
Nel 2008, un’altra llevantada provocò due vittime, mentre il devastante temporale Gloria, nel gennaio 2020, lasciò un bilancio di 13 morti e danni enormi alle infrastrutture costiere.
Con questa nuova tempesta in arrivo, l’attenzione resta alta. I prossimi giorni saranno cruciali per monitorare l’evoluzione del meteo e valutare le conseguenze che questa ondata di maltempo potrebbe avere su Barcellona e su tutta la costa mediterranea spagnola.
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