Meteo, svolta tra Febbraio e Marzo: irruzione di aria fredda, neve e instabilità in aumento

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Meteo, svolta tra Febbraio e Marzo: irruzione di aria fredda, neve e instabilità in aumento

Le ultime analisi meteo evidenziano un cambiamento significativo tra la fine di febbraio e l’inizio di marzo, con una fase di instabilità marcata che segnerà la transizione tra le due stagioni. Il fulcro di questa evoluzione sarà lo spostamento dell’alta pressione verso ovest, con il suo baricentro che si stabilizzerà tra l’Oceano Atlantico, le Azzorre e la Penisola Iberica.

Questa nuova configurazione barica favorirà l’ingresso di correnti atlantiche e nord-atlantiche nel Mediterraneo centrale, determinando un deciso peggioramento meteo e una sensibile diminuzione delle temperature a causa dell’arrivo di aria polare marittima. Ne conseguiranno precipitazioni abbondanti e il ritorno della neve a quote relativamente basse sulle Alpi e lungo l’Appennino centro-settentrionale.

Marzo tra freddo, instabilità e neve a bassa quota

Il mese di marzo, noto per la sua estrema variabilità, sembra destinato a rispettare questa caratteristica. Le più recenti proiezioni meteorologiche indicano la possibilità di una fase fredda e perturbata, con il ritorno di flussi di aria artica in grado di far scendere le temperature ben al di sotto della media stagionale.

Se questa tendenza sarà confermata, si potrebbero registrare bruschi cali termici, con valori anche diversi gradi sotto la norma e nevicate fino a quote collinari. Alcuni modelli ipotizzano persino un’ulteriore intensificazione del freddo, con la possibile discesa di masse d’aria gelida dall’Europa orientale. Questa dinamica sarebbe legata a particolari oscillazioni del Vortice Polare, capaci di spingere verso ovest nuclei di aria molto fredda, che potrebbero raggiungere l’Europa centrale e il Mediterraneo.

Crollo termico e nevicate diffuse: ipotesi sempre più concreta

Se le simulazioni attuali verranno confermate, non si escludono forti cali di temperatura, con valori prossimi allo zero o persino negativi in pianura, soprattutto durante le prime ore del mattino. L’eventuale interazione tra aria fredda e perturbazioni atlantiche potrebbe generare nevicate abbondanti, soprattutto se si formeranno minimi depressionari sul Mediterraneo centrale.

Le regioni del Nord Italia e le aree interne del Centro potrebbero vedere fiocchi di neve a quote modeste, specialmente nelle ore notturne. Tuttavia, è bene ricordare che le previsioni a lungo termine possono subire modifiche, in quanto la circolazione atmosferica è soggetta a rapide variazioni.

Freddo intenso: quanto durerà?

Se questa irruzione fredda dovesse concretizzarsi, le temperature potrebbero mantenersi 2-3°C sotto la media stagionale, con punte ancora più basse nelle zone montuose. Questo scenario creerebbe le condizioni ideali per episodi nevosi rilevanti, anche se la durata dell’evento rimane ancora incerta.

Alcuni modelli suggeriscono un ritorno a condizioni più miti nella seconda metà di marzo, mentre altre proiezioni indicano una persistenza delle perturbazioni almeno fino a metà mese, mantenendo il meteo instabile e freddo.

Marzo tra colpi di coda invernali e instabilità primaverile

Guardando oltre, le tendenze meteorologiche lasciano aperta la possibilità di nuove incursioni fredde, rendendo marzo un mese estremamente dinamico. Gli appassionati della neve e del freddo potrebbero trovare motivi di interesse in questa evoluzione, ma tutto dipenderà dalla traiettoria delle correnti gelide provenienti dal Nord ed Est Europa.

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