Meteo: rischio colpo di coda invernale, l’anomalia che potrebbe portare un’ondata di gelo

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Meteo: rischio colpo di coda invernale, l’anomalia che potrebbe portare un’ondata di gelo

Le prossime settimane potrebbero riservare scenari meteo sorprendenti, con l’inverno ancora pronto a lasciare il segno prima di cedere definitivamente il passo alla primavera. Un’anomalia climatica di grande portata si sta sviluppando sul Polo Nord, dove le temperature potrebbero superare di 25-30°C i valori tipici del periodo.

Questo fenomeno, noto come Stratwarming, consiste in un rapido riscaldamento della stratosfera, con possibili ripercussioni sulla stabilità del Vortice Polare. Quando il Vortice Polare si indebolisce o si frammenta, l’aria gelida accumulata alle alte latitudini può scendere verso sud, modificando radicalmente il clima dell’emisfero settentrionale.

Gli effetti di uno Stratwarming non sono immediati: solitamente trascorrono tra 10 e 15 giorni prima che le conseguenze si manifestino a livello troposferico. Ciò significa che il possibile stravolgimento meteo potrebbe farsi sentire tra la fine di febbraio e i primi giorni di marzo.

Meteo Italia: rischio di un colpo di coda invernale con temperature in forte calo

La climatologia insegna che eventi di Stratwarming possono alterare drasticamente la circolazione atmosferica, aumentando il rischio di ondate di gelo dirette verso l’Europa centrale e, successivamente, anche sull’Italia. Se questa evoluzione si concretizzasse, le temperature potrebbero crollare ben al di sotto delle medie stagionali, riportando condizioni tipicamente invernali.

Un nuovo afflusso di aria fredda potrebbe essere accompagnato dalla formazione di sistemi depressionari, capaci di generare precipitazioni diffuse. Fondamentale sarà il posizionamento dei minimi barici, che determineranno l’area più esposta a piogge abbondanti e possibili nevicate.

Nevicate a bassa quota? Il Centro-Nord sotto osservazione

Se l’aria gelida dovesse incontrare una circolazione ciclonica attiva, le condizioni potrebbero diventare favorevoli al ritorno della neve fino a quote molto basse. Le regioni più a rischio sarebbero quelle del Centro-Nord, dove l’interazione tra l’aria fredda e le precipitazioni potrebbe portare a nevicate anche in pianura.

Non si esclude la possibilità di fiocchi bianchi su città come Milano, Torino, Bologna e persino Genova e Firenze. Tuttavia, sarà necessario attendere i prossimi aggiornamenti per conferme più precise.

Se questo scenario si concretizzasse, potremmo assistere a un finale d’inverno decisamente movimentato, con condizioni decisamente più dinamiche rispetto a quelle registrate nelle ultime settimane.

Ultime settimane d’inverno tra incertezze e possibili colpi di scena

L’ultimo scorcio della stagione invernale potrebbe rivelarsi più imprevedibile del previsto. La combinazione tra il riscaldamento stratosferico e i suoi effetti sulla circolazione atmosferica potrebbe dar vita a scenari inattesi, coinvolgendo non solo l’Italia, ma anche gran parte dell’Europa.

Con il mese di marzo ormai alle porte, resta da capire se questa possibile irruzione fredda sarà l’ultimo colpo di coda dell’inverno, oppure se, come già accaduto in passato, la stagione fredda avrà ancora qualche sorpresa da riservare.

Quel che è certo è che le prossime settimane saranno decisive per comprendere l’evoluzione del meteo. Solo con l’analisi dei prossimi aggiornamenti sarà possibile delineare con maggiore precisione gli effetti di questa anomalia climatica.

Ancora una volta, il meteo dimostra di poter sorprendere, quando meno ce lo si aspetta.

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