Meteo fine Inverno: tra Stratwarming e MJO, l’Italia rischia nuove ondate di gelo?

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Meteo fine Inverno: tra Stratwarming e MJO, l’Italia rischia nuove ondate di gelo?

Le condizioni meteo delle prossime settimane saranno fortemente influenzate da complessi meccanismi atmosferici su scala globale, tra cui la Madden-Julian Oscillation (MJO) e il fenomeno dello Stratwarming (SSW). Entrambi questi fattori possono alterare l’equilibrio del Vortice Polare (VP), aumentando il rischio di ondate di gelo in Europa e, di conseguenza, anche sull’Italia, tra la fine di febbraio e l’inizio di marzo.

La MJO, uno dei motori della circolazione atmosferica, interagisce direttamente con la Arctic Oscillation (AO) e la North Atlantic Oscillation (NAO). Se la sua attività resterà intensa nelle prossime settimane, potrebbe innescare un disturbo significativo del Vortice Polare, favorendo l’irruzione di aria gelida alle medie latitudini.

La Madden-Julian Oscillation e il rischio di nuove irruzioni fredde

La Madden-Julian Oscillation (MJO) è un fenomeno ciclico caratterizzato da fasi di intensa attività convettiva nell’area indo-pacifica, capace di influenzare il meteo a livello planetario attraverso la propagazione di onde di Rossby.

Se entro fine febbraio, la MJO si troverà in fasi particolarmente favorevoli (come la 6, 7 o 8), il flusso atmosferico sull’Europa potrebbe subire forti ondulazioni, facilitando la discesa di aria artica verso il Mediterraneo. In questo caso, l’Italia potrebbe essere investita da un’ondata di freddo tardivo, con la possibilità di nevicate a quote medio-basse e un drastico abbassamento delle temperature.

Un altro aspetto fondamentale riguarda la possibile formazione di blocchi anticiclonici tra l’Europa occidentale e la Groenlandia. Se questa configurazione dovesse rafforzarsi, il Vortice Polare potrebbe subire ulteriori disturbi, aumentando il rischio di una nuova fase di freddo intenso sul continente europeo.

Gelo in arrivo o clima più mite? I possibili scenari per l’Italia

Le previsioni indicano due possibili scenari per l’Italia nei prossimi giorni:

  • Se la MJO riuscirà a bloccare il flusso zonale atlantico, il campo anticiclonico potrebbe espandersi verso la Groenlandia o l’Islanda, spingendo le correnti gelide di origine artica o siberiana verso il Mediterraneo. In questo caso, il nostro Paese potrebbe affrontare una nuova ondata di gelo, con nevicate a bassa quota e temperature ben sotto la media stagionale, specialmente al Nord e nelle aree interne del Centro.

  • Se invece la MJO resterà in una fase meno attiva, il meteo in Italia sarà dominato da una circolazione atlantica più mite e instabile, con una maggiore alternanza tra piogge e schiarite, ma senza particolari episodi di freddo intenso.

Un ulteriore elemento chiave è la North Atlantic Oscillation (NAO). Se i suoi valori diventeranno negativi, con l’anticiclone atlantico posizionato più a nord e le depressioni dirette verso il Mediterraneo, il rischio di un ritorno del freddo aumenterà notevolmente.

Lo Stratwarming: un fattore decisivo per il meteo di fine inverno

Il fenomeno dello Stratwarming (SSW), ovvero un riscaldamento improvviso della stratosfera polare, può raggiungere incrementi di 30-40°C rispetto alla media, influenzando l’intera circolazione atmosferica.

Se questo evento si propagherà fino alla troposfera, potrebbe destabilizzare il Vortice Polare, causando la sua frammentazione e favorendo la discesa di aria gelida verso l’Europa. L’eventuale combinazione di uno Stratwarming intenso con una MJO attiva aumenterebbe sensibilmente il rischio di nuove ondate di freddo nel mese di marzo.

Marzo: il ritorno della primavera o nuovi afflussi di gelo?

Con l’avvicinarsi di marzo, sarà essenziale monitorare l’evoluzione della MJO per comprendere se potrà innescare ondulazioni del getto polare tali da favorire ulteriori discese di aria fredda.

  • Se la MJO resterà attiva, potrebbero formarsi blocchi anticiclonici persistenti alle alte latitudini, spingendo il freddo verso l’Italia e prolungando la stagione invernale.
  • Se invece la MJO si sposterà rapidamente in settori meno influenti, il meteo potrebbe assumere caratteristiche più miti e variabili, con piogge alternate a schiarite e senza particolari episodi di gelo intenso.

Un inverno ancora pieno di incertezze

Il meteo fino alla fine di febbraio sarà determinato dall’interazione tra la Madden-Julian Oscillation, l’Arctic Oscillation, la NAO e lo stato del Vortice Polare.

Se questi fattori dovessero favorire blocchi anticiclonici alle alte latitudini e un Stratwarming efficace, il rischio di una nuova ondata di freddo intenso in Europa e sull’Italia aumenterebbe notevolmente.

Al contrario, se l’attività convettiva tropicale non sarà sufficiente a generare questi blocchi, la circolazione atlantica potrebbe prevalere, portando un clima più variabile e meno estremo.

Le prossime settimane saranno decisive, e i modelli previsionali saranno fondamentali per capire se il mese di marzo riserverà ancora neve e gelo, oppure se la primavera farà il suo ingresso in anticipo.

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