
Nel corso di questa settimana, come anticipato più volte, si aprirà una fase eccezionalmente mite su tutto il territorio italiano, e nemmeno la catena alpina sarà risparmiata dal repentino e significativo aumento delle temperature.
La configurazione barica responsabile dell’ondata di caldo
La configurazione barica che si instaurerà è tipica di quelle che, durante l’estate italiana, portano le ondate di calore più intense. Stiamo parlando di una struttura che favorisce un afflusso diretto di aria calda sub-tropicale dal Nord Africa verso la Penisola Italiana.
Questa situazione atmosferica, particolarmente bloccata, persisterà per almeno una settimana, determinando un progressivo riscaldamento su tutto il paese. Il picco massimo del caldo è atteso tra giovedì 1 maggio e sabato 3 maggio al Nord e sulle Alpi, mentre il Sud Italia vedrà la massima intensità dell’ondata di calore all’esordio della settimana successiva.
Focus sulle Alpi: temperature da piena estate in anticipo
Sulle Alpi, la situazione si preannuncia straordinaria sotto il profilo termico: verremo traghettati direttamente in condizioni da piena estate entro la fine della settimana.
A quota 850 hPa (circa 1500 metri di altitudine), l’ondata di caldo porterà inizialmente isoterme di +15/+16°C, valori che già risultano sopra media per il mese di maggio. Ma non è tutto: nel momento di massima intensità, le isoterme saliranno fino a +16/+17°C, valori che sarebbero superiori alla norma persino nel mese di luglio.
Secondo le ultime proiezioni:
tra venerdì 2 e sabato 3 maggio, sulla catena alpina occidentale si raggiungeranno isoterme di +19/+20°C;
sulla catena alpina orientale, si toccheranno valori tra +18 e +19°C.
Si tratta di anomalie termiche eccezionali, che portano l’ambiente alpino a vivere una situazione molto più calda rispetto alla media persino durante i mesi centrali dell’estate.
Zero termico alle stelle e temperature estive nelle valli
Lo zero termico, ossia la quota alla quale la temperatura dell’aria scende a 0°C, subirà un’impennata incredibile:
inizialmente si posizionerà poco oltre i 3000 metri;
durante il clou dell’ondata di calore, sfiorerà addirittura i 3800/3900 metri su tutto l’arco alpino.
Anche questo dato rappresenta una forte anomalia, perfino in confronto ai valori tipici del luglio alpino.
Nelle valli alpine, attorno ai 1500 metri di altitudine, sarà tutt’altro che raro registrare temperature massime di 20°C o superiori verso la fine della settimana, con punte che in alcune conche più protette potrebbero avvicinarsi anche ai 22-23°C.
Un’anomalia da monitorare: impatti sul manto nevoso e sull’ambiente alpino
Un caldo così intenso, in un periodo ancora primaverile, avrà inevitabilmente effetti marcati:
accelerazione della fusione del manto nevoso residuo;
maggiore rischio di valanghe spontanee;
stress idrico anticipato per i ghiacciai e le riserve idriche montane.
L’anomalia termica che interesserà le Alpi rappresenta un segnale concreto dei profondi cambiamenti climatici in atto, capaci di alterare in modo significativo l’equilibrio degli ambienti montani già a inizio stagione.
L’articolo Meteo Italia: ondata di caldo record in arrivo anche sulle Alpi tra fine aprile e inizio maggio 2025 proviene da DIRETTA METEO.