Oltre i 30°C a Maggio: quando il meteo diventa estremo?

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Oltre i 30°C a Maggio: quando il meteo diventa estremo?

Nel cuore della Primavera 2009 il mese di Maggio ha regalato uno degli scenari meteo più dinamici e sorprendenti degli ultimi decenni. Non si tratta di una previsione, bensì di un viaggio nel tempo, verso un periodo che ha saputo alternare correnti fresche atlantiche e ondate di calore africane con una rapidità sorprendente. Un cocktail atmosferico che ha causato sbalzi termici accentuati, piogge violente e picchi di calore tipici dell’Estate.

 

21 Maggio 2009: prima vera vampata estiva in Italia
A partire dal 21 Maggio, la presenza di un possente anticiclone africano ha cominciato a dominare sul bacino del Mediterraneo, imponendosi sull’Italia con una massa d’aria calda e secca proveniente dal deserto del Sahara. Le temperature massime hanno raggiunto punte tra i 31°C e i 34°C in numerose aree del Centro-Nord, accompagnate da un’atmosfera opprimente anche a causa della pressione al suolo stabile intorno ai 1020 hPa.

Nelle grandi città della Pianura Padana e in Toscana, l’umidità relativa oscillava tra il 35% e il 45%, contribuendo a un indice di calore decisamente alto. In molte zone, si è trattato di temperature record per la seconda metà di Maggio, con sensazioni termiche percepite ben superiori rispetto ai valori registrati dai termometri.

 

24-25 Maggio: il meteo estremo travolge Piemonte e Val Padana
Il picco assoluto dell’ondata di caldo è stato raggiunto tra il 24 e il 25 Maggio, quando il Nord Italia, in particolare il Piemonte, ha affrontato giornate roventi con condizioni decisamente estive. Nella città di Alessandria, la colonnina di mercurio ha toccato i 37°C, un valore più tipico dei mesi di Luglio e Agosto, e non sempre raggiunto nemmeno in piena Estate.

Questa eccezionale impennata delle temperature è stata generata da un promontorio subtropicale particolarmente vigoroso, che ha innalzato i valori a 850 hPa (quota di circa 1500 metri) oltre i +20°C, con punte di +22°C. Una massa d’aria torrida e secca, risalita direttamente dal Nord Africa, ha subito un ulteriore riscaldamento per compressione adiabatica, amplificando gli effetti del caldo anche al suolo.

 

26 Maggio: rottura del caldo con temporali e rinfrescate
Con l’arrivo del 26 Maggio, il meteo ha cambiato registro grazie a un debole flusso fresco settentrionale che ha rotto temporaneamente la bolla calda africana. Le temperature massime sono calate di qualche grado, pur restando elevate in diverse zone del Sud Italia e lungo il litorale tirrenico, dove si sono registrati ancora valori sopra i 29°C.

Il ritorno dell’instabilità pomeridiana ha favorito lo sviluppo di temporali sparsi soprattutto lungo gli Appennini, ma senza fenomeni particolarmente violenti. Si è trattato di un sollievo momentaneo, che ha però confermato il carattere imprevedibile del meteo di quel Maggio.

 

Maggio 2009: un mese meteo scolpito nella memoria
Quel Maggio è rimasto impresso nella cronaca meteorologica per aver saputo coniugare dinamiche atmosferiche estreme, dalle correnti subtropicali, che hanno portato giornate da piena Estate, a episodi temporaleschi improvvisi e grandinate intense. Il Nord Italia ha sperimentato alcune tra le più elevate temperature mai registrate in quel periodo dell’anno, segnando un punto di svolta climatica nella memoria collettiva.

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