
Marzo tra le stagioni: quando il meteo si diverte a confondere
Chiunque, chi più chi meno, associa Marzo a un mese capace di tutto: sbocchi primaverili, fiammate estive, ritorni d’inverno e persino giornate dall’aria autunnale. E questa percezione popolare non è solo folklore, ma trova pieno riscontro nell’andamento meteo climatico delle ultime settimane.
La cosiddetta “normalità stagionale” di Marzo, infatti, si fonda proprio su un principio di estrema variabilità. Una normalità anomala, potremmo dire, che traduce in pratica ciò che la meteorologia osserva da sempre: Marzo è il mese dei contrasti, delle transizioni, dei salti climatici improvvisi. Ed è proprio in queste dinamiche che si annida la sua identità.
Dalle Alpi all’Appennino: inverno sì, ma d’autunno
Le ultime settimane hanno regalato scenari da cartolina invernale soprattutto sulle Alpi, dove la neve è tornata a imbiancare paesaggi già risvegliatisi sotto i primi tiepidi raggi di sole primaverile. Ma attenzione: non si è trattato della classica neve da inverno pieno, quanto piuttosto di precipitazioni portate da perturbazioni nord-atlantiche, accompagnate da assetti barici più vicini a quelli autunnali che a quelli tipici di Dicembre o Gennaio.
La neve, insomma, è arrivata sì, ma con dettagli atmosferici che nulla avevano a che fare con il cuore dell’inverno. Lo stesso vale per le piogge abbondanti che hanno colpito il Nord Italia e la Toscana: qui il Mediterraneo ha giocato il suo ruolo energetico, fornendo l’umidità e il carburante necessario allo sviluppo di fenomeni intensi, spesso associati a sbalzi termici repentini, tipici non a caso della primavera.
Il Sud tra primavera ed estate: Marzo accende la fiammata
Nel frattempo, mentre al Nord si parlava di neve e piogge autunnali, il Sud Italia sperimentava condizioni quasi estive. In alcune giornate, complice la risalita di aria calda dal Nord Africa, le temperature hanno toccato valori tardo-primaverili se non addirittura estivi, con massime che hanno sfiorato i 25 gradi tra Sicilia, Calabria e Puglia. Una vera e propria fiammata, un assaggio d’Estate improvviso e del tutto fuori contesto, ma coerente con il carattere bizzarro e camaleontico del mese.
Anche qui, dunque, Marzo ha cambiato abito, e in un attimo ha indossato quelli più leggeri, quegli stessi che – spesso – non è raro vedere in altre regioni d’Italia durante le sue fasi più miti.
Tutto anomalo? Oppure tutto perfettamente coerente con il DNA di Marzo?
La risposta è in bilico. Sì, le anomalie termiche e pluviometriche locali non mancano, e sono state più o meno marcate a seconda delle aree. Tuttavia, la variabilità atmosferica osservata rientra perfettamente nel “copione” di Marzo, un mese che da sempre si fa notare per i suoi eccessi e per i suoi sbalzi d’umore meteorologici.
La definizione di “Marzo pazzerello” non è mai stata tanto azzeccata. La sua identità climatica è infatti costruita su contrasti, anomalie, imprevedibilità: elementi che, se sommati, compongono l’eccezionalità della sua normalità.
E ora arriva Aprile: altra variabilità, altre sorprese meteo
Siamo ormai alle porte di Aprile, e la circolazione atmosferica inizia a mostrare i segni di un nuovo cambiamento. Le tendenze più recenti confermano la prosecuzione di un trend meteo climatico instabile, già delineato nella seconda metà di Febbraio, con sbilanciamenti termici marcati e precipitazioni irregolari anche nel mese a venire.
Il rischio è che Aprile 2025 possa rivelarsi addirittura più estremo di Marzo, sia in termini di temperature fuori scala, sia in relazione a fenomeni meteo intensi legati alla presenza di forti contrasti tra masse d’aria molto diverse. Non resta che attendere, ma una cosa è certa: il meteo primaverile non sarà affatto monotono.
L’articolo Meteo marzo 2025: tra inverno, primavera e… autunno. Il mese “pazzerello” per eccellenza non delude le aspettative proviene da DIRETTA METEO.